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AO, clamorosa Madison Keys: batte Aryna Sabalenka al terzo e vince il primo slam. E ora Sinner "trema"

Finisce l'era Sabalenka a Melbourne: dopo 20 partite vinte arriva il ko, proprio in finale, con Madison Keys che a 30 anni vince il primo titolo major in carriera.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Melbourne ha una nuova regina: Madison Keys da Rock Island, sulle sponde del fiume Mississippi, ha scalzato dal trono Aryna Sabalenka, che vede così interrotta dopo 20 partite vinte consecutivamente la sua striscia aperta agli Australian Open (aveva vinto le ultime due edizioni). La statunitense, che non aveva ancora mai conquistato un titolo dello slam in carriera, s’è imposta col punteggio di 6-3 2-6 7-5, mandando alle stampe un clamoroso upset quando tutto lasciava presagire il threepeat della bielorussa. Che s’è fatta sorprendere soprattutto nel finale di una partita equilibrata e combattuta, dove però Keys è stata più lesta a sfruttare le occasioni avute a disposizione.

Keys abbraccia il sogno: un inizio di 2025 da favola

Il campanello d’allarme in qualche modo risuona anche per Jannik Sinner, anche se qui c’entra solo la cabala: quando Jannik nel 2024 ha vinto i due titoli slam (Australian Open e US Open), la sua finale era sempre stata preceduta dal successo il giorno precedente di Aryna Sabalenka. Che stavolta però s’è dovuta inchinare alla forza e alla grande capacità di Madison Keys di riuscire a volgere a favore le situazioni che gli si sono presentate davanti.

Già nel 2017 l’americana era andata vicino a conquistare un titolo dello slam, cedendo in finale agli US Open alla connazionale Sloane Stephen che gli lasciò appena tre game. Stavolta tutto è stato diverso: la vittoria nel WTA di Adelaide era stata già un segnale di quanto la condizione di Madison fosse buona, e il cammino fatto a Melbourne ne è stata una conferma.

Testa di serie numero 19, la Keys ha mietuto vittime illustri lungo il cammino: Danielle Collins (numero 10) al terzo turno, Elena Rybakina (6) agli ottavi, Erina Svitolina (28, ma in grande spolvero) ai quarti, soprattutto Iga Swiatek (2) in semifinale, rimontando dopo aver perso il primo set e imponendosi al supertiebreak. Contro Sabalenka, però, l’americana ha mandato a referto un autentico capolavoro tecnico e tattico, lasciandosi poi andare a un pianto liberatorio.

Una partita capolavoro: primo e terzo set perfetti per Keys

Contro la bielorussa Keys aveva perso la semifinale agli US Open 2023 (era sotto 4-1 nei precedenti), e in qualche modo quel ko. è stato vendicato. Determinante ai fini del risultato finale è stato il rendimento monstre della statunitense nel primo set, dove ha letteralmente dominato in un lungo e in largo salendo subito sul 5-1 e poi, dopo aver ceduto un game sul proprio servizio, chiudendo comunque sul 6-3 col terzo break ottenuto nel parziale e dando la sensazione di essere in stato di grazia.

Contro una fuoriclasse come Sabalenka, però, impossibile pensare di farla franca tanto facilmente: la reazione della numero uno del mondo nel secondo set è totale, con le palle corte che diventano il grimaldello per mandare in fumo i piani di Madison. Che pasticcia, fatica a trovare continuità e cede due volte la battuta, vedendosi costretta a rimandare i sogni di gloria al terzo.

Ed è qui che la partita, nuovamente, cambia spartito: al servizio l’americana si dimostra più solida e concentrata, trovando il modo per risalire un paio di volte da 0-30 ma senza concedere più opportunità alla bielorussa per subire il break. Così nel dodicesimo game, l’ultimo prima di consegnare la sfida al supertiebreak, arrivano tre risposte profonde che mettono in crisi Sabalenka e la obbligano a forzare. Sul match point è un dritto a sventaglio a rendere magica la serata di Madison: Aryna è incredula e si lamenta con se stessa, spaccando anche la racchetta, ma dopo 20 vittorie consecutive conosce una sconfitta che a suo modo fa storia. E non si fa bastare un 75% di punti vinti con la seconda (contro 48%), perché Keys ne ottiene il 69% con la prima (contro 60%).

Sabalenka ritrova il sorriso e “accusa” il suo angolo…

Nelle consuete interviste post partita, l’americana ringrazia tutti coloro che l’hanno sostenuta. Ho realizzato un sogno, inseguito con tanto duro lavoro. Ho dimostrato che nella vita si deve essere sempre pronti a cogliere le opportunità che arrivano, e che bisogna crederci sempre”.

Sabalenka davanti ai microfoni ritrova il sorriso: “Te la meriti, Madison. Hai fatto un torneo straordinario, goditi quello che verrà perché sono emozioni uniche. Al mio angolo dico… beh, lo sapete, è stata colpa vostra se non ho vinto! Scherzo… vi voglio bene anche se ho perso. Qui a Melbourne si sta sempre bene, non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo e spero di rivedere anche te, Madison…”. Anche se per ora la vedrà soprattutto nei suoi incubi.

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