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Due vie per salvare la MotoGP:porte chiuse e circuiti alternativi

Le ipotesi valutate al momento risultano due: procedere a porte chiuse oppure valutare circuiti diversi che aiutino la gara a disputarsi in sicurezza

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Due vie per salvare la MotoGP:porte chiuse e circuiti alternativi Fonte: ANSA

Quanto provocato dall’emergenza coronavirus non ha avuto ripercussioni solo sul mondo del pallone, com’è ormai noto, ma ha modificato, alternato, irrimediabilmente rivoluzionato anche il calendario di F1 e MotoGP.

PSG-Borussia Dortmund, Barcellona-Napoli si disputeranno a porte chiuse e alcuni club, tra cui il Milan hanno annunciato lo stop agli allenamenti.Pochi, eppure significativi esempi di quanto sia incisa l’industria dello sport e del divertimento da questa condizioni di gravissima difficoltà prima di tutto sanitaria. E’ notizia di questi minuti la decisione di far slittare il GP delle Americhe al 15 novembre.

Calendario MotoGP: slitta il GP delle Americhe

Nulla va dato per scontato, neanche l’attuale calendario: il GP di Le Mans in programma fra due mesi potrebbe essere rinviato. L’attuale condizione è tale da richiedere provvedimenti estemporanei anche sul versante della programmazione della MotoGP. Anche il GP delle Americhe è scivolato in avanti: è stato posticipato al 15 novembre prossimo.

Le due vie indicate da Jorge Viegas

La Dorna sta vagliando varie ipotesi: correre due gare su uno stesso tracciato, o a porte chiuse, o studiare altri circuiti alternativi rispetto agli attuali. Resta la priorità di salvare un campionato MotoGP fin dove possibile. Jorge Viegas, presidente della FIM, a Catalunya Radio, avanza l’ultima ipotesi. “Non siamo chiusi a nessuna alternativa e consideriamo tutte le possibilità. Da correre su circuiti che non sono in calendario, come Portimao o Estoril, o persino tenere due gare sullo stesso circuito per un fine settimana”, le sue parole.

Gli organizzatori del Mondiale MotoGP sono disponibili anche a fissare la fine del campionato nel 2021. “Se dovremo estendere il campionato fino al gennaio 2021 per completare le 20 gare, lo faremo senza esitazione“.

Il rischio concreto è che le gare vengano annullate con effetto domino. Dopo Qatar e Thailandia, anche il GP di Austin rischia di essere annullato o rinviato. “In questo momento ci sono pochissime possibilità di correre ad Austin, lo sapremo alla fine di questa settimana. Comunque, stiamo già lavorando per trovare date alternative. Le cose si evolvono così rapidamente che non possiamo dire nulla di concreto. Ma, insisto, non poniamo limiti”.

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