Bernie Ecclestone è tornato a parlare e non lo ha fatto in maniera banale.
L’ex patron della Formula Uno, che ha lasciato il comando del Circus dopo 40 anni al manager statunitense Chase Carey, ha fatto delle importanti rivelazioni durante una intervista a ‘La Repubblica’.
In particolare Ecclestone ha parlato di presunti favori al Cavallino Rampante nel corso delle stagioni passate: “Aiutare la Ferrari è sempre stata la cosa più intelligente da fare. Ed è sempre stato fatto attraverso i regolamenti tecnici. I team sono importanti per la Formula 1, ma la Ferrari lo è di più. Per questo, negli anni sono state fatte molte cose che hanno aiutato la casa di Maranello a vincere”.
“L’ex presidente della Fia Max Mosley ha spesso aiutato il Cavallino. E anche io. Noi tutti volevamo che la Ferrari vincesse perché una stagione vinta dalla Ferrari ha più valore di una stagione vinta da un’altra scuderia. Ma guardi che anche gli altri top-team hanno sempre avuto interesse a sfidare una Ferrari competitiva. Un conto è vincere, con tutto il rispetto, contro la Sauber, un altro è farlo contro un’auto rossa col cavallino sul musetto”.
“Se quest’anno è stata aiutata? Nel caso, nessuno può saperlo. Tranne chi lo ha fatto. Di certo a un certo punto una mano con questo motore l’hanno avuta. Anche per la Mercedes vale lo stesso ragionamento. Un mondiale vinto contro la Sauber è una cosa. Uno vinto contro la Ferrari è un’altra. Intendo dire che se la Mercedes avesse deciso di travasare tecnologia a Maranello, credo che è stata una buona mossa. Del resto è certo che con questa situazione amichevole che c’è tra i due team, la cosa migliore per quelli di Stoccarda nel 2017 era assicurarsi: che la Red Bull non avesse i motori più potenti e che la Ferrari fosse abbastanza competitiva da essere una rivale credibile. Da battere” ha concluso Bernie Ecclestone.
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