Sognava di giocare a pallavolo e di essere convocata in Nazionale, s’è dovuta accontentare di essere nominata presidente del Consiglio. Giorgia Meloni ha coronato una piccola, grande aspirazione da bambina: quella di fare qualche scambio con le stelle del campionato di A1. Sono venute a trovarla, a Palazzo Chigi, accompagnate dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, dal numero uno della Federvolley, Giuseppe Manfredi, dal boss della Legavolley femminile, Mauro Fabris e da altri dirigenti. E la premier si è “scatenata” nel cortile, palleggiando in bagher con Paola Egonu, Myriam Sylla, Cristina Chirichella e le altre big delle squadre italiane che hanno trionfato(o trionferanno) in Europa.
- Paola Egonu, Myriam Sylla e le altre campionesse da Giorgia Meloni
- Il presidente del Consiglio palleggia con le stelle del campionato di volley
- L'appello della Lega Volley: "Reintrodurre il credito sulle sponsorizzazioni"
Paola Egonu, Myriam Sylla e le altre campionesse da Giorgia Meloni
Presenti quattro delegazioni, a cominciare dalle due finaliste di Champions League, Conegliano e Milano (coi tecnici Daniele Santarelli e Marco Gaspari, i due capitani Joanna Wolosz e Myriam Sylla e le azzurre Monica De Gennaro e Paola Egonu), Novara che ha vinto la Cev Cup (col tecnico Lollo Bernardi e le due centrali Cristina Chirichella e Anna Danesi) e con Chieri trionfatrice in Challenge Cup (col tecnico Giulio Cesare Bregoli e le giocatrici Kaja Grobelna e Ofelia Malinov). Al posto di Chieri nelle semifinali Scudetto ci sarà Scandicci, la squadra di coach Massimo Barbolini e di Katerina Antropova, che in Europa però si è fermata ai quarti di Champions.
Il presidente del Consiglio palleggia con le stelle del campionato di volley
Giorgia Meloni, che ha promesso a Malagò di fare una capatina a Parigi a sostenere gli atleti azzurri durante i Giochi, ha colto al volo l’occasione per fare qualche palleggio insieme ai suoi miti, che hanno donato al presidente del Consiglio maglie e palloni autografati, ricevendo in cambio una sfera tricolore autografata. Da Meloni non solo palleggi, ma anche una battuta (figurata), svelata dal presidente di Lega Fabris: “Ha maledetto il fatto che non c’era questa norma introdotta dopo che ha smesso di giocare in gioventù, cioè quella che prevede che il libero debba avere un’altezza più a portata umana delle ragazze. Ha detto che se ci fosse stata magari avrebbe avuto un futuro da pallavolista. Il bagher comunque lo ha fatto benissimo, la schiacciata non l’ha provata”.
L’appello della Lega Volley: “Reintrodurre il credito sulle sponsorizzazioni”
Da Fabris anche una richiesta al governo: “Abbiamo chiesto alla premier di ricordarsi che per lo sport bisogna applicare il criterio della sussidiarietà, cioè tenere conto che queste quattro squadre che erano qui oggi hanno circa 400 sponsor e proprietà che investono. Un movimento che sta in piedi con risorse private, quindi chiediamo solo che venga reintrodotto il credito sulle sponsorizzazione sportive, una norma introdotta ai tempi del covid e che ha funzionato benissimo. Lo Stato non ci rimetterebbe un euro e si genererebbe economia”.