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Emanuele Filiberto vuole il Portici: i tifosi pro-Borbone sollevano la polemica anti-Savoia

L’imprenditore, già proprietario di due club in Campania, vuole anche la squadra vesuviana: in città è comparso uno striscione che rimanda alla rivalità ottocentesca tra le casate

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Emanuele Filiberto vuole il Portici: i tifosi pro-Borbone sollevano la polemica anti-Savoia Fonte: ANSA

L’Italia è il paese delle divisioni e dei particolarismi, dove anche l’acquisto di una squadra dilettantistica può trasformarsi in una questione… risorgimentale. I tifosi del Portici, squadra del napoletano, si sono ribellati dopo il tentativo di Emanuele Filiberto di Savoia di comprare il club vesuviano, che milita in serie D: la storia della cittadina di Portici, infatti, è legata a doppio filo a quella dei Borbone, ultima casata a governare nel Regno delle Due Sicilie.

Emanuele Filiberto di Savoia vuole il Portici

Da qualche anno Emanuele Filiberto di Savoia ha scoperto il calcio come imprenditore e non più come semplice tifoso. La sua Casa Reale Holding spa ha infatti acquisito due club campani che militano nel calcio dilettantistico: prima il Savoia, club di Torre Annunziata, e poi il Real Agro Aversa. Ora i Savoia vorrebbero allargare i propri interessi ad un altro club storico del calcio minore campano: il Portici. Peccato, però, che i tifosi della squadra vesuviana non siano d’accordo.

I tifosi del Portici contro Emanuele Filiberto di Savoia

I tifosi del Portici hanno manifestato il loro disappunto all’interesse dei Savoia per la loro squadra in maniera esplicita, con uno striscione sistemato su un muro nella centrale via IV Novembre. Il tema dello scontro non è l’affidabilità di Emanuele Filiberto come dirigente calcistico, né il progetto tecnico che ha in mente l’aspirante nuova dirigenza.

Il problema è più antico, storico potremmo dire, anzi… risorgimentale. “Questa cordata appartiene ad una casata da noi disprezzata, la vostra presenza sarà sempre indesiderata”, si leggeva nello striscione. La casata sono appunto i Savoia, considerati storicamente invasori e nemici dalla popolazione di Portici, la cui storia è legata a doppio filo ai Borboni, gli ultimi regnanti sul Regno delle Due Sicilie prima dell’Unità d’Italia.

Il Portici e il legame con i Borboni

Non è un caso che a Portici il Movimento Neoborbonico abbia una delle sue roccaforti. D’altra parte nel 1738 Carlo di Borbone fece costruire la sua Reggia e residenza estiva nel comune vesuviano: lo scorso 23 maggio la piazza antistante il palazzo è stata dedicata al sovrano in una cerimonia alla presenza del sindaco Vincenzo Cuomo e di Carlo di Borbone delle Due Sicilie e Duca di Castro, diretto discendente di quel re. Se vorrà davvero andare avanti nell’affare Portici, dunque, Emanuele Filiberto dovrà fare i conti con la storia…

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