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Enrico Varriale rinviato a giudizio per stalking e lesioni aggravate all'ex compagna: la data del processo

Violenze e stalking, il prossimo 20 novembre via al processo a carico dell'ex vicedirettore di Rai Sport: lo ha deciso il giudice dell'udienza preliminare di Roma.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dal “Processo del Lunedì” a quello a suo carico. Enrico Varriale rinviato a giudizio. Lo ha stabilito il giudice dell’udienza preliminare di Roma, che ha fissato per il prossimo 20 novembre la data dell’inizio del processo che riguarda l’ex vicedirettore di Rai Sport. Le accuse a suo carico sono quelle di stalking e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna, vicenda che risalirebbe al periodo compreso tra i mesi di dicembre 2021 e febbraio 2022.

Le accuse a Varriale: minacce, insulti e violenze

La donna ha accusato il celebre giornalista sportivo, volto noto di Rai Sport, di averla minacciata e insultata. “Se mi denunci ti ammazzo”, le parole attribuite a Varriale che poi – sempre secondo la versione dell’ex compagna – avrebbe iniziato a tormentarla telefonicamente, attraverso chiamate o messaggi. Un episodio di violenza, culminato con uno schiaffo talmente forte da farle perdere i sensi, ha indotto la donna a sporgere denuncia. E Varriale ha ricevuto l’ordine di non avvicinarsi a meno di 300 metri dai luoghi in cui era presente la donna.

Lo schiaffo all’ex compagna e le scuse del giornalista

Le minacce e i messaggi opprimenti da parte di Varriale sarebbero continuati attraverso numeri anonimi e sui social. La donna ha raccontato ai giudici di aver ricevuto in un’occasione una telefonata dall’ex compagno in cui, con voce contraffata, ha subito una minaccia inquietante: “Morirai”. Il giornalista, recentemente, ha ammesso di aver colpito la donna con uno schiaffo: “Le chiederei scusa”. Ma di non aver fatto altro. “Non le ho mai sputato sul viso né messo le mani al collo”. Ma il gup, evidentemente, non gli ha creduto o comunque non gli ha concesso alcuna attenuante.

Il 20 novembre il processo: la versione di Varriale

Sempre secondo Varriale, quella con l’ex compagna è stata una relazione particolarmente intensa, durata nove mesi e segnata dalla gelosia. Quella della donna nei suoi confronti. Lui le avrebbe chiesto di rendere stabile la loro relazione, ma il problema era rappresentato dal matrimonio di lei con un uomo di 25 anni più grande. Matrimonio che lei non riusciva a chiudere. L’episodio dello schiaffo al culmine di una lite in cui lui le avrebbe preso il telefono e lei gli avrebbe strappato la maglietta. La donna lo ha anche accusato di averla strattonata, presa a calci e sottoposta ad altre violenze. “Lo schiaffo? Oggi mi pento. È stato l’errore più grave della mia vita”, ha ammesso Varriale. Che ora dovrà difendersi in un processo.

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