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Esplode la rabbia del padre di Camila Giorgi: accuse alla giudice

La giudice di sedia, lara Morgane, aveva contattato la sicurezza dopo una lite con il padre allenatore di Camila Giorgi, Sergio. Il coach si difende

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Inevitabile il clamore suscitato per quell’episodio che lo ha visto ancora protagonista: Sergio Giorgi si è guadagnato la scena più di sua figlia Camila, eliminata dagli Internazionali di Roma e già lontana dalla Capitale. Al fianco dell’immancabile genitore, il quale sentito dal Corriere della sera ha dato la sua versione dei fatti, che tanto hanno provocato commenti su media e social. E’ stato il protagonista assoluto della giornata, suo malgrado e forse con le debite proporzioni, più di sua figlia, per un litigio con tanto di sicurezza con la giudice di sedia, Lara Morgane.

Follia Sergio Giorgi agli Internazionali: la giudice di sedia chiamala sicurezza

Sergio Giorgi, tanto per ricordare l’episodio, avrebbe inveito e discusso con la giudice tanto da spingere Lara Morgane a chiamare la sicurezza, nel timore che potesse andare in escandescenze, davvero.

“Sì, mi sono lamentato, ma si è creato un circo sul nulla — ha detto al Corriere —. Finita la partita, per me è finito tutto. Si vedono le immagini televisive con l’arbitro che chiama rinforzi e io, calmissimo, che guardo dall’altra parte”.

La versione di Sergio Giorgi sulla giudice di sedia

Il papà della campionessa ha messo ancora in evidenza le condizioni di Camila “che anzi, usciva da due settimane di Covid e si è allenata sì e no due giorni”.

Una promessa doverosa, che però sfocia in uno sfogo, quasi in un atto di accusa nei riguardi della giudice di sedia:

“Ci sono state diverse decisioni strane, ma la ritengo una cosa normale e lo dico in maniera rilassata, non inca**ta. Gli esseri umani, e questo è un discorso generale, non sono mai neutrali: ieri era troppo evidente che l’arbitro non fosse neutrale e che, per passare da vittima, abbia fatto quello che tutti avete visto. Ma non ci sto a passare per uno che minaccia: se dovessi dare retta a tutto quello che ho sentito sul mio conto in questi anni…”.

La fama da duro di Sergio Giorgi: la guerra e la perdita della figlia

La sua fama di duro lo precede: ha combattuto nella guerra delle Malvinas e la sua vita è stata segnata dalla perdita terribile e prematura della sorella di Camila, Antonella. In questo contenitore rientra anche la sua volontà di mantenere sotto un controllo importante la figlia, fino ad arrivare a dei conflitti spesso evitabili come accaduto in passato in diversi tornei e anche con la Federtennis.

“Ma quello che è successo in passato non c’entra niente con l’episodio dell’arbitro — aggiunge —. Sì, mi sono lamentato, ma un uomo non si approfitta di una ragazza giovane: fosse stato l’arbitro un uomo probabilmente avrei fatto peggio, ma non ne farei un dramma di quello che è successo. Vogliamo parlare di quello che succede sui social e di quello che le donne spesso subiscono? Quelli sono atteggiamenti che fanno pena, non quello che avete visto in queste ore”.

Questo suo alterco, dunque, sarebbe finito lì e non vi sarebbero altre cose da aggiungere.

“Tutto quello che faccio sembra sia fatto davvero da un pazzo. Pago forse il fatto di non essermi mai fatto problemi, ma la gente in faccia non mi ha mai detto nulla: se io ho un problema con qualcuno, non mi nascondo”.

Una filosofia comunque ai limiti in un ambiente dove il rispetto delle regole, la pacatezza e il senso della misura spingerebbero ad adottare atteggiamenti simmetricamente opposti.

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