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Euro2024, Morata e il giorno del giudizio: la coppa, l'addio alla Spagna e il sì al Milan?

L'ex Juventus può diventare il quarto capitano della nazionale spagnola ad alzare un trofeo: poi, la decisione sul futuro. Ibra e Fonseca lo aspettano

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

È uno dei giorni più importanti della carriera di Alvaro Morata, capitano della Spagna di De La Fuente, che stasera si giocherà la vittoria dell’Europeo contro l’Inghilterra di Southgate. Una giornata chiave per il presente e, soprattutto, per il futuro dell’ex attaccante della Juventus, oggi in forza all’Atletico Madrid: l’esito dell’ultimo atto di Euro 2024 potrebbe condizionare alcune scelte del canterano del Real, inseguito dal Milan di Fonseca sul mercato e indeciso sul proseguire o meno la sua avventura con le Furie Rosse. All’orizzonte, ‘c’è il Mondiale negli Stati Uniti nel 2026.

Morata, una coppa che può cambiare il destino

Nessuno desidera questa coppa più di Alvaro Morata. Il capitano della Spagna, arrivato alla soglia dei 32 anni, non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione di alzare il trofeo di Euro 2024, per cancellare l’errore dal dischetto di tre anni fa contro l’Italia e oscurare le polemiche che hanno caratterizzato in queste settimane il suo rapporto con i tifosi delle Furie Rosse. Non una rivincita, ma quasi. Nei confronti di se stesso, di chi non ha compreso parole e reazioni, di chi lo ha sempre sottovalutato, escludendolo dalla sfera dei “grandi”.

Un successo dal valore inestimabile, dal punto di vista sportivo e sotto il profilo umano, per un calciatore che ha vestito le maglie di Real Madrid, Juventus, Chelsea e Atletico Madrid. Una vittoria che chiuderebbe un cerchio e andrebbe a coronare un’annata in cui la punta dei Colchoneros ha messo a segno 21 gol in 48 partite, considerando tutte le competizioni, confermando di aver ritrovato la vena realizzativa dei tempi migliori. È il suo momento. Del resto, è stato lui ad aprire le marcature all’esordio contro la Croazia di Modric, nella fase a gironi, e adesso ha la ghiotta opportunità di punire Pickford in finale e regalarsi un sogno.

Il futuro in nazionale: Morata lascia la Spagna?

Morata, concentrato sul percorso della Roja in questo Europeo, ha lasciato in sospeso qualsiasi domanda sul futuro in nazionale. Una sconfitta sarebbe un duro colpo da mandar giù, considerando che la Spagna ha vinto tutte le partite finora disputate, ma una vittoria rappresenterebbe anche il miglior modo per chiudere la carriera in nazionale, lasciando da vincente, con una coppa alzata al cielo da capitano.

Allo stesso tempo, non appare poi così lontano il Mondiale 2026, in programma negli Stati Uniti. Una competizione a cui Morata arriverebbe a 33 anni suonati, non un’età proibitiva per un calciatore moderno, e con due stagioni in più alle spalle, condite dai tantissimi impegni imposti da UEFA e FIFA, tra club e nazionale. Se il fisico lo consentirà, non è escluso che il bomber possa proseguire con le Furie Rosse, anche giocando un minor numero di partite, pur avendo conquistato i gradi di capitano per esperienza e anni di militanza in nazionale. Fisicamente integro e mai vittima di infortuni gravi, ha tutto per poter arrivare al top negli States, se la testa non si opporrà.

Il Milan aspetta il sì di Morata

Oggi la finale contro l’Inghilterra del tandem Kane-Bellingham. Da domani, invece, ogni giorno è buono per vedere Alvaro Morata in maglia Milan. La società guidata da RedBird, infatti, ha deciso di puntare con forza sull’ex Juventus per sostituire Olivier Giroud. I contatti con Fullkrug e le altre idee di mercato sono parallele all’affare che vede protagonista il capitano della Spagna di De La Fuente, obiettivo in cima ai desideri di Paulo Fonseca, che predilige un attaccante strutturato fisicamente, ma capace di attaccare gli spazi e di venire a legare il gioco con il resto della squadra.

Del resto, bastano 13 milioni di euro per strapparlo all’Atletico Madrid, che non vanta potere decisionale in sede di trattativa. L’unico che può far saltare il banco è proprio Morata. Il 31enne, all’alba del mese di luglio, aveva giurato amore eterno all’Atletico Madrid attraverso un post pubblicato in “collab” su Instagram, allontanando apparentemente le voci che lo vedevano sempre più vicino ad un ritorno in Serie A. Le trattative, però, non si sono mai fermate e la sua permanenza in Liga è tutt’altro che scontata: sul piatto c’è un triennale da 5 milioni di euro più bonus, proposto dal duo Ibrahimovic-Furlani, per rilanciare le ambizioni rossonere e mettere Morata in condizione di esprimersi al meglio. Da domani, ogni giorno può essere quello giusto.

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