Vigilia molto agitata per l’Inghilterra in vista degli Europei 2024. La sconfitta della nazionale di Southgate nell’ultimo match prima del debutto continentale ha lasciato i segni. Il ko con l’Islanda non è stato accolto con serenità dalla poco serena stampa inglese e ora rischia di venire a galla un altro caso razzismo.
Saka, il “volto della sconfitta”
Ultima amichevole prima di arrivare in Germania e primo caso di questi Europei che si avvicinano sempre di più. La prima nazionale che finisce nel turbine delle polemiche è l’Inghilterra di Southgate che due giorni fa è stata battuta in amichevole a Wembley dall’Islanda (0-1) ed è stata sommersa dai fischi dei tifosi di casa. Non il modo miglior per mettersi in viaggio verso la competizione continentale. Ma a rendere la situazione ancora più difficile ci hanno pensato i media d’Oltremanica che hanno indicato in Saka il giocatore responsabile. Il volto dell’attaccante è stato quello usato dai media come quello della sconfitta nonostante sia entrato in campo soltanto nel secondo tempo e per 25 minuti. Ora in tanti sono preoccupati che i giocatori di colori possano diventare i capri espiatori in caso di flop agli Europei.
L’accusa di Ian Wright
In difesa di Saka è arrivato anche il leggendario attaccante ex Arsenal, Ian Wright: “Ora più che mai dobbiamo essere accanto e supportare questi ragazzi. Possiamo tutti capire quello che sta succedendo e chi viene indicato come il volto della sconfitta. Ora ci troveremo di fronte a scuse e spiegazioni ma quelli che si occupano di decidere cosa vai sui giornali continueranno a comportarsi allo stesso modo. Dobbiamo rimanere concentrati nel dare a questi ragazzi affetto e supporto nel corso della manifestazione”.
Lewis Hamilton prende posizione
Sul caso ha preso posizione anche il prossimo pilota della Ferrari, Lewis Hamilton, in questi giorni alle prese con il GP del Canada. Il campione inglese ha infatti deciso di condividere sulla sua pagina Instagram un post in cui si scrive: “Dobbiamo ritenere i media inglesi responsabili per l’attacco sistematico nei confronti dei giocatori di colore. Il fatto che questi giocatori finiscano per essere sempre i capri espiatorio deve finire. Questa endemica discriminazione razziale deve finire mentre tantissimi operatori della comunicazione continuano a fare altrimenti”. Hamilton è sempre stato uno degli atleti in prima linea nella lotta al razzismo in Inghilterra e presterà grande attenzione a questa vicenda.