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Eurolega, la Virtus tradita da Clyburn all'esordio: zero punti per l'ex Efes, i suoi vecchi compagni vincono nel finale

Bologna cede nel finale all'Anadolu Efes nella serata in cui il grande colpo estivo delle Vu nere stecca clamorosamente: Clyburn chiude con zero punti a referto!

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Dovremmo saltare subito al secondo capitolo. Perché il primo, immancabile, ha voltato una volta di più le spalle alla Virtus, che per il terzo anno di fila perde all’esordio in Eurolega. Stavolta però le attenuanti ci sarebbero, eccome: con l’Anadolu Efes è battaglia praticamente fino alla fine, con i turchi che trovano il modo per allungare soltanto nel quarto periodo, dopo aver a lungo inseguito i ragazzi di Luca Banchi. Che escono dalla prima stagione a testa altissima, ma con uno zero in classifica che non può rendere felice nessuno.

Clyburn da incubo: zero punti contro la sua ex squadra!

L’altro zero, quello più eclatante, riguarda però Will Clyburn. Il grande botto estivo delle Vu nere, il giocatore che avrebbe dovuto (nelle intenzioni) prendere per mano i compagni e trascinarli subito a dovere in quel palcoscenico continentale che lui conosce come le sue tasche. Il grande ex ha fatto rumore, ma entrando nella storia… dalla parte sbagliata: zero punti segnati, appena tre tentativi (uno in area, due dall’arco) e un paio di palle perse, che più o meno fanno il paio con i tre assist e i cinque rimbalzi (tutti difensivi) raccolti in poco più di 18’.

Non certo l’esordio che il popolo virtussino si sarebbe aspettato, tantomeno Banchi che alla fine s’è dovuto arrabattare come ha potuto, attingendo forze fresche (e idee) dalla panchina, ma senza ottenere i risultati sperati. Perché Bologna nel finale ha fatto tanta fatica a tenere a freno la voglia di fuga dei turchi, puntualmente andata a segno grazie alle triple di Beaubois e Larkin, giustizieri di una Virtus che ha visto congelate le proprie percentuali realizzate nei 10’ finali.

Bene Morgan e Diouf, ma il mercato resta aperto

Avvisaglie di un possibile black-out s’erano già avute a inizio terzo quarto, quando un parziale di 11-0 aveva spedito l’Efes in avanscoperta, con l’altro debuttante Matthew Morgan bravo a ricucire lo strappo. Anche Mouhamet Diouf ha risposto presente (7 punti per entrambi, gettati nella mischia nel momento del bisogno), così come alta è stata la percentuale dalla lunetta, con Bologna che ha segnato 20 dei 23 liberi tentati (appena 11 su 16 dall’Efes).

Non è bastato però perché il 5/20 da dietro l’arco ha sentenziato a sfavore della formazione di casa, che ha fatto tanta fatica nel finale, dove il solo Cordinier (16 punti) ha cercato di ribaltare l’inerzia di una partita che lentamente è scivolata via dalle mani delle Vu nere, capitolata 67-76.

E non è un caso che già prima della palla a due l’amministratore delegato Luca Baraldi aveva spiegato a microfoni accesi che “se i soci lo vorranno, siamo pronti a tornare sul mercato. L’infortunio di Devontae Cacok ci toglie una pedina fondamentale nello spot di centro, dove il solo Zizic in Europa potrebbe fare fatica. Aspettiamo e vediamo, ma sicuramente ci servono un po’ di centimetri”. E per quanto visto, anche una visione di idee differente: questa Virtus vuol diventare grande o restare nel limbo?

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