Giovedì 22 giugno l’Italia U21 di Paolo Nicolato farà il suo esordio agli Europei di categoria in Romania e Georgia in un test molto complicato contro la Francia, tra le favorite: anche gli azzurrini hanno però le carte in regola per lasciare il segno nel torneo. Scopriamo qui i punti di forza e quelli deboli dell’Italia U21.
- Europei U21, girone complicato per gli azzurrini
- Azzurrini, il centrocampo tra i punti di forza
- Azzurrini forti sulle fasce con Udogie e Cambiaso
- Azzurrini, in attacco il punto debole
Europei U21, girone complicato per gli azzurrini
L’Italia U21 farà il suo esordio agli Europei U21 giovedì contro la Francia, per poi tornare in campo contro la Svizzera domenica 25 giugno e concludere il girone D mercoledì 28 giugno contro la Norvegia: un calendario non facile per la squadra di Nicolato, che dopo l’esordio contro i transalpini – una delle nazionali più forti del torneo – affronterà due avversari in grande crescita a livello giovanile negli ultimi anni. Iniziare il torneo con un risultato positivo sarà dunque molto importante.
Azzurrini, il centrocampo tra i punti di forza
Il centrocampo è chiamato a essere il punto di forza dell’Italia U21: in mezzo al campo Nicolato disponeva di tanta qualità già durante la fase di qualificazione agli Europei, grazie alla presenza di un regista come Rovella e di elementi che hanno trovato ampio spazio in serie A come Miretti, Ricci, Esposito e Bove.
Agli Europei, inoltre, tornerà a giocare con l’U21 Tonali, l’elemento che avrà il compito di trascinare gli azzurrini sul piano della leadership: la sua presenza potrebbe attenuare l’assenza di un giocatore di qualità come Fagioli, infortunato.
Azzurrini forti sulle fasce con Udogie e Cambiaso
Anche sulle fasce l’Italia presenta giocatori di grande prospettiva e buona esperienza: nel 3-5-2 scelto da Nicolato nelle ultime uscite dell’U21 (in passato ha giocato anche con il 4-2-3-1 e il 4-3-3) Udogie a sinistra e Cambiaso a destra possono fare la differenza, con Parisi e Bellanova a rappresentare validissime alternative.
Discorso simile per la difesa, con le coppie targate Atalanta (Scalvini e Okoli) e Salernitana (Pirola e Lovato). Infine sono poche le nazionali che possono scegliere tra i pali tra due portieri come Carnesecchi e Caprile.
Azzurrini, in attacco il punto debole
L’attacco sembra al momento il reparto meno competitivo: i giocatori a disposizione di Nicolato hanno talento, ma nessuno di loro viene da una grande stagione sul piano realizzativo. Gnonto è il giocatore più maturo (24 presenze in Premier per lui) ma è essenzialmente un’ala, non ha molto feeling con il gol e nel 3-5-2 fatica a trovare la posizione.
Le alternative nel ruolo di seconda punta sono rappresentate da Cancellieri – esterno a cui Sarri ha riservato poco spazio e che ha chiuso a 0 gol la serie A – e Cambiaghi, la grande speranza azzurra: giocando da ala o trequartista l’empolese ha chiuso in crescendo la sua stagione, con 7 gol complessivi di cui 5 nel 2023.
Per il ruolo di centravanti se la giocano Colombo (6 gol col Lecce) e Pellegri (4 reti col Torino), col primo favorito per una maglia da titolare anche grazie ai 4 centri in 16 partite con l’U21.