La stagione non è ancora iniziata e già la tensione è alta nel circus di Formula 1. Dopo le polemiche degli ultimi mesi del 2019, quando la power unit della Ferrari era finita sotto accusa da parte di Red Bull e Mercedes, in una recente intervista Helmut Marko è tornato sulla questione rinfocolando i contrasti.
“Ci sono stati diversi aspetti riguardo al motore della Ferrari che erano probabilmente oltre il regolamento ma non è stato fatto nulla. L’aumento delle prestazioni è stato evidente e sempre solo su alcuni giri, ma presumo che cose del genere non accadranno quest’anno. Se sospettiamo che ci siano di nuovo irregolarità, sicuramente protesteremo“, sono state le sue dichiarazioni a motorsport-total.com.
La risposta della Ferrari non si è fatta attendere. “È tutta politica. Ci puntano il dito addosso per creare tensione“, ha dichiarato il team principal Mattia Binotto a Motorsport-Total.com.
“In conferenza devi rispondere a ogni tipo di domanda e quelle inerenti al nostro motore erano diventate frequenti. Ci ho fatto il callo. La Formula 1 non è solo territorio di scontro a livello tecnologico e sportivo, poiché c’è anche un versante politico molto importante. A noi come squadra è mancato qualcosa in questo campo. Ci sono altri team che sanno usare i media efficacemente per perseguire scopi politici ed è qualcosa su cui dobbiamo armarci anche noi“, è la puntura del dirigente Ferrari.
“Quando dico che siamo una squadra giovane è evidente che ci troviamo di fronte a nuove situazioni che bisogna capire come gestire”.
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