Continua il conto alla rovescia verso l’inizio del Mondiale di Formula 1 che scatterà nel week del 28 marzo sulla pista del Shakir in Baharain proprio dove la settimana scorsa si sono tenuti gli unici test preseason con le nuove monoposto. Tempi, dati, prestazioni difficilmente comparabili fino alla prima qualifica ufficiale. Anche per capire al momento dove si trovi la Ferrari rispetto allo scorso anno deludente e rispetto agli avversari. Eppur qualcosa sembra muoversi intorno ai commenti sulla SF21 e il miglioramento della power unit di Maranello che spingerà Sainz jr, Leclerc e non solo.
Ferrari, dalla Haas un barlume di speranza
In questi giorni Mattia Binotto pur sottolineando i miglioramenti del pacchetto sviluppato dai tecnici di Maranello durante l’inverno, ha predicato calma rispetto alle aspettative che parlano di terza forza del mondiale con la speranza di insidiare, chissà, un giorno, con vista 2022, Red Bull e Mercedes. Ma di certo si spera sia una Ferrari migliore dello scorso anno. Pare esserne quasi quasi certo anche il team principal della Haas Gunther Steiner: “Non ho i numeri per avere delle certezze, nemmeno quelli della Scuderia, però mi fido di loro quando loro affermano che il nuovo motore Ferrari è migliore” ha detto in una intervista a RTL.
Steiner, bastone e carota con Binotto
In casa Haas erano stati tra i primi lo scorso anno a sollevare dubbi sul prosieguo della fornitura Ferrari: “Lo scorso anno non sono stato molto amichevole con Binotto durante i nostri colloqui provati, gliel’ho anche detto, ma devo dire che hanno fatto un passo in avanti”. Ma la stoccata è dietro l’angolo specie da uno schietto come il team principal del team americano: “Non posso dire che si tratti di una grande evoluzione perché poi mi dimostrerei felice e questo non è possibile in Ferrari – la battuta al veleno – Nel motorsport nulla è mai abbastanza: se sei soddisfatto di qualcosa al 100%, allora qualcosa non va”.
Ferrari, a che punto sei?
Le parole del team principal della Haas fanno il paio con quelle che nei giorni scorsi hanno avuto un po’ tutti negli ambienti di Maranello e dintorni a cominciare da Antonio Giovinazzi, pilota Alfa Romeo, ma in orbita Ferrari, fino agli stessi piloti della rossa, da Leclerc e Sainz jr fino a Binotto dopo i test. E si sa la speranza è l’ultima a morire.