Di critiche, feroci, nei riguardi della Ferrari ne ha sempre avanzate. Flavio Briatore, da ex manager della Benetton e oggi protagonista di ritorno della nuova F1, ha sempre alimentato una polemica continua, sempre rinnovata nei contenuti nei riguardi della scuderia di Maranello.
E’ dalle pagine de ‘Il Riformista‘ che Briatore lancia accuse alquanto esplicite nei riguardi dell’operato del team della Rossa e boccia così l’inizio stagione della Ferrari, rivale degli anni alla Benetton, portata alla vittoria con Michael Schumacher prima e Fernando Alonso poi.
La Ferrari non sa più vincere
La Ferrari non vede un successo nel Mondiale dal 2008, troppo per investimenti e risorse investiti e anche i piloti migliori, che si sono alternati alla guida delle monoposto firmate dalla scuderia del Cavallino Rampante hanno vissuto difficoltà evidenti.
Secondo Briatore che, nei riguardi di Binotto aveva espresso comunque stima e apprezzamento per i progressi fatti, non può essere il solo Frederic Vasseur a risolvere, tanto meno da ‘esordiente’.
Le sue parole sono un condensato di pragmatismo e di esperienza che, indubbiamente, non alleggerisce il clima di tensione che si respira attorno alla Rossa:
“In quest’avvio di annata la Ferrari è molto indietro, l’auto ha innumerevoli problemi, a partire dai consumi e Charles Leclerc, come abbiamo visto anche a Miami, non è competitivo, al contrario del suo compagno Carlos Sainz che si è difeso bene. La Ferrari non può permettersi per 15 anni di rimandare le soluzioni al ‘prossimo anno’, è un ragionamento che non sta in piedi. Frederic Vasseur è solo un uomo in una squadra: sta cercando di ricostruire una struttura tecnica adeguata e di non perdere ingegneri”.
Il Mondiale già scritto
Stando al manager, il Mondiale piloti sarebbe già deciso, malgrado ci si trovi a inizio campionato. La superiorità della Red Bull, dei suoi ingegneri della sua organizzazione sarebbe lampante, oltre alla qualità del pilota dotato della grinta e del carattere giusto, aspetti che trascendono il carattere di guida.
In Formula 1 “c’è un solo vero genio”, il Mondiale? “Quello piloti è già scritto”. Dopo le prime quattro gare, Briatore vede già definito il titolo piloti:
“Red Bull sta facendo un campionato a parte, Max Verstappen ha forza e stile e il mondiale è già suo”.
La scuderia austriaca con sede nella città inglese delle rotonde (Milton Keynes), “va forte perché lavorano meglio insieme” e si avvalgono del migliore nell’ambito dei box e della progettazione. Insomma, “hanno l’unico vero genio che è Adrian Newey”.
Il messaggio ai vertici Ferrari
L’uomo nuovo della Ferrari, ribadisce Briatore, “è solo un uomo in un team. Sta cercando di ricostruire una struttura tecnica adeguata e contemporaneamente non perdere ingegneri”. Un messaggio alla proprietà, John Elkann in testa, che deve sostenere in questa fase il timore di emorragia di capitale umano che – nel Mondiale e in Ferrari – potrebbe rivelarsi fatale.