Ivan Capelli, che ha gareggiato in F1 dal 1985 al 1993 e che ha difeso i colori della Ferrari nel 1992, collezionando un 5^ e un 6^ posto alla bandiera a scacchi, è tornato ai microfoni come commentatore tecnico su Sky e delinea le prime impressioni sulla stagione ai taccuini di ‘OASport’: il tema caldo è la crisi Ferrari, che ha portato alle immediate dimissioni di David Sanchez, responsabile del settore aerodinamico.
Capelli, Ferrari: “E’ crisi, non fallimento”
Non ci sono le condizioni per gettare a mare il campionato, ma i test secondo Ivan Capelli avevano dato indicazioni chiare: “Il Bahrain ha confermato la mia idea sulla Ferrari, deve risolvere il degrado degli pneumatici in gara, problema ereditato dalla scorsa stagione. E’ presto per stabilire obiettivi, dipenderà dallo sviluppo delle monoposto: non penso possa vincere il Mondiale, ma qualche GP”.
Frederic Vasseur getta acqua sul fuoco delle polemiche, parlando di usura migliorabile intervenendo sull’assetto: “Sì, non si può definire la SF-23 un fallimento, ma c’è da lavorare; credo non sia solo questione di messa a punto, ma di caratteristiche della vettura. In certe condizioni la Ferrari soffre, a differenza dalla Red Bull”.
Capelli, Red Bull: “Newey asso nella manica”
Uno dei tanti punti di forza dei campioni austriaci è Adrian Newey, con cui Ivan Capelli ha avuto modo di lavorare nel 1988 alla Leyton House Racing: “Un vero e proprio genio a livello di progetti, non a caso ha portato al titolo iridato Williams, McLaren e Red Bull“.
La recente F1 a ‘effetto suolo’, nonostante il regolamento rigido, lascia spazio all’interpretazione delle regole e per un progetto avere il tecnico migliore fa tutta la differenza: “La RB19 gira più veloce di tutti, poi leggi che Charles Leclerc sia convinto che abbiano trovato una qualche soluzione vincente e ti viene da associarla al paventato sistema che simula sospensioni ‘attive'”.
Capelli, il pronostico su Gedda
A detta del 59enne milanese le limitazioni imposte alla Red Bull relative alle ore di galleria del vento non influiranno sul Mondiale: “Sono importanti le limitazioni che puniscono lo sforamento del Budget Cap, ma fino a un certo punto; loro sanno che dovranno aguzzare l’ingegno e troveranno soluzioni adeguate”.
La Mercedes pare abbia abbassato il capo senza voler battagliare: “Russell parla di campionato chiuso? La RB19 sviluppa alla grande una macchina che aveva dominato le gare, ma ci sono appunto gli sviluppi. Nell’immediato mi aspetto che in Arabia Saudita la gara finisca come a Sakhir, ci sono molte curve di medio-alta velocità sulle quali Max Verstappen potrà andare molto forte”.