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F1, Ferrari: Arrivabene vuota il sacco su Vasseur, che bordate a Binotto

L'ex team principal della Ferrari e amministratore delegato della Juve ha parlato delle difficoltà di Maranello, parlando di Fredric Vasseur e indirettamente di Mattia Binotto

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Passato, presente e futuro della Ferrari. Erano tutti presenti, in un modo o nell’altro al Gran Premio di Gran Bretagna. A Silverstone c’era Fredric Vasseur, ovviamente, al muretto del team di Maranello. Ma nel paddock è stato avvistato anche il suo predecessore, Mattia Binotto che proprio a fine 2022 gli ha lasciato il posto di team principal mettendo fine alla sua esperienza a Maranello in attesa di una chiamata che potrebbe arrivare molto presto. E poi c’era il predecessore di Binotto, vale a dire Maurizio Arrivabene ospite del post gara di Sky Sport F1 che come da personaggio non è stato banale nel dare giudizi sulla Ferrari e sulla F1 di oggi non senza creare polemica.

Ferrari, Arrivabene sta con Vasseur: “Dategli tempo”

Maurizio Arrivabene, ex team principal della Ferrari, è stato ospite di ‘Race Anatomy’ il post gara di Sky Sport F1 dedicato al Gran Premio di Gran Bretagna. L’ex dirigente anche della Juventus da cui è uscito pochi mesi fa dopo l’azzeramento del Cda a causa della bufera plusvalenze, è andato a ruota libera sulla F1, sulla sua esperienza di TP a Maranello e ovviamente dando un giudizio su chi adesso occupa quel ruolo che è stato suo, Fredric Vassuer:

Ferrari è marchio è bello e pesante, c’è tanta pressione. Serve tempo per ambientarsi e capire i meccanismi, oltre che capire cosa rappresenta la Ferrari per l’Italia. Vasseur lo conosco da tempo, ha fatto grandi cose con Alfa e ha scoperto un campione come Leclerc. Quando ti trovi a Maranello non è semplice, l’organizzazione è diversa con tante persone da gestire. Non è facile trovare i meccanismi. Ha fatto bene a non entrare con il piede a martello, prima bisogna conscere le persone”.

Fonte: ANSA

Ferrari: Arrivabene punge Binotto: “Ora ci sono le persone giuste”

Pur senza nominarlo, Maurizio Arrivabene ha tirato una frecciata al veleno indiretta nei confronti di Mattia Binotto, ex team principal Ferrari prima dell’avvicendamento proprio con Vasseur e che di fatti lo aveva scalzato dal muretto degli uomini di Maranello nel 2019:

”Adesso a Maranello ci sono le persone giuste. Vasseur è un uomo cui non sfuggono le dinamiche dell’ambiente. Quando lavorava nelle categorie inferiori ha sempre fatto bene. Gli va lasciato tempo per comprendere la realtà ed agire”.

Arrivabene e la F1 di oggi: “Verstappen è cresciuto, la Ferrari deve lottare”

Ovviamente l’ex TP Ferrari non si è tirato indietro dal fare un’analisi del momento non facile del cavallino rampante che dopo l’illusione post Austria, a Silverstone è tornata coi piedi per terra racimolando solo un 9° e 10° posto. Arrivabene ha parole di conforto:

“A Silverstone, da tifoso Ferrari, non sono soddisfatto del risultato. Però è chiaro che la squadra va sostenuta soprattutto nei momenti difficili. E’ facile quando si vince salire sul carro…”

Arrivabene ha dovuto fare i conti col periodo di dominio Hamilton-Mercedes, ora invece a dettare legge ci sono la Red Bull e Verstappen avviato al terzo titolo mondiale. Quel Max che ai tempi di Arrivabene al muretto Ferrari sembrava già un predestinato:

Verstappen ci ha dato filo da torcere in passato, a volte ci ha fatto arrabbiare. Mi ricordo Singapore (patratac Vettel-Raikkonen-Max in partenza, ndr), ma anche Austin con Kimi. Prima era molto umorale, faceva errori di gioventù. Adesso però l’ho visto davvero maturato, su una grande macchina”.

Fonte: ANSA

Arrivabene in Ferrari: 4 anni e 14 vittorie

14 vittorie, 61 podi, 12 pole, questo il bottino in quattro stagioni da team principal della Ferrari di Maurizio Arrivabene. Il manager bresciano, giunto alla corte del Cavallino nel 2015 voluto dal neo presidente di allora, il compianto Sergio Marchionne che prese il posto di Luca Cordero di Montezemolo, ha ottenuto 1919 punti complessivi tra Sebastian Vettel (1127) e Kimi Raikkonen (792).

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