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F1, GP Silverstone: Vasseur ammette l'errore compiuto dalla Ferrari

Le interviste e i commenti dai protagonisti del GP di Gran Bretagna di F1 corso a Silverstone e vinto da Verstappen. Dal team principal di Ferrari, Vasseur, arriva anche un'ammissione

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Partiamo da una non notizia: Max Verstappen ha vinto il GP di Gran Bretagna e, anche se è ufficialmente la sua prima volta in questa gara, siamo comunque all’ennesima conferma di un campione che intende prendersi il terzo titolo in Formula 1 della sua carriera. Podio che ha poi fatto felice i tifosi di casa con Lando Norris, partito dalla prima fila, in quota McLaren e l’inossidabile Lewis Hamilton per Mercedes.

Per le Ferrari invece è stato un mezzo disastro: i due alfieri del Cavallino hanno chiuso nelle retrovie della top ten dopo essere partiti in griglia alle spalle di Verstappen e delle monoposto papaya di McLaren. Nono Charles Leclerc, decimo Carlos Sainz, per un fine settimana da dimenticare tra nervosismi, polemiche, strategie non eccelse e prestazioni non comparabili dai barlumi di rinascita intravisti in Canada e in Austria.

Verstappen: “Lando mi ha dato filo da torcere ma è stato corretto”

Ma partiamo dai commenti a fine gara di Verstappen, che intervistato da David Coulthard ha ammesso di essere partito “malissimo”, facendosi beffare da Norris. “Dobbiamo analizzare il motivo”, ha proseguito, riconoscendo la velocità anche in seguito delle McLaren e la fatica di sfruttare diversi giri per avere la meglio (in realtà la leadership di Norris è durata giusto cinque giri). “Però di nuovo dopo la Safety Car, con una mescola più soft, è stato difficile tenere in vita le gomme“, ha quindi analizzato Verstappen. “Il vantaggio è rimasto sempre sui 3 secondi e mezzo”.

Poi sul trionfo: “Undici vittorie di fila per il team sono qualcosa di incredibile. Ma non è stata una gara semplice né lineare. In partenza ho pagato con un po’ di drift, cosa non positiva senza dubbio. Dovremo analizzare cosa è successo perché le ultime partenze erano state migliori. Ho dovuto spingere, e questo ha reso la gara emozionante. Lando mi ha dato filo da torcere, ma nella lotta non mi ha ostacolato troppo, è stato molto corretto”.

Norris felice per il podio ma non nasconde una perplessità

Norris, raggiante per la piazza d’onore (primo podio in casa), ha ringraziato il team per il “lavoro eccellente” svolto, pur non nascondendo una certa perplessità per la scelta del muretto delle gomme dure (“Io avrei voluto le soft, credo fosse la scelta più sensata dopo la safety car”). “Ma non importa: ero secondo e sono arrivato secondo, va bene così. […] Anche Oscar [Piastri] meritava il podio e di arrivare terzo, sarebbe stato perfetto e ce l’avrebbe fatta senza la safety”, ha quindi concluso il britannico.

Hamilton: “Mercedes non è lontana”

Hamilton ha lodato il pubblico di casa (“Sono loro il motivo per cui sono tornato sul podio”) si è complimentato con Norris e la McLaren, il team che lo ha lanciato e ha quindi spiegato: “La partenza non è stata ideale per me, ma poi con le gomme medie sono venuto fuori alla distanza. È una nota positiva per il nostro team: non siamo lontani, dobbiamo spingere per prendere chi ci sta davanti”.

L’analisi della gara di Leclerc e Sainz: “C’è stato poco da fare oggi”

Ma veniamo quindi ai piloti Ferrari. Leclerc ai microfoni di Sky Sport ha parlato di un primo stint senza troppo degrado delle gomme, “ma è mancato completamene il passo ed avevamo poca trazione in uscita dalle curve veloci, perciò perdevamo parecchio rispetto a chi ci precedeva”. Poi sul controverso pit stop anticipato rispetto ai rivali ed accolto dallo stesso pilota con una frase dal sen fuggita via radio dai toni perplessi (“Mi avete fatto rientrare troppo presto“): “Siamo entrati prima del previsto, forse per difenderci da Russell, e poi siamo stati anche un po’ sfortunati con la Safety Car. Abbiamo subito tanti sorpassi, sono finito dietro Albon, ma eravamo tutti con il DRS aperto e non c’è stato modo di recuperare il gap. Principalmente abbiamo faticato con il ritmo e con la trazione, oltre che nelle curve veloci. Non usare la gomma soft è stata la scelta giusta, e la nuova media senza dubbio andava più forte, ma c’era poco da fare oggi”.

Stesso parere per Sainz, che ha ammesso il fatto che McLaren e Mercedes sono state più veloci delle Ferrari. Poi ha aggiunto: “Ho fatto un ottimo stint con la media e uno buono con la hard. La Safety Car è arrivato nel momento peggiore, io non avevo più gomme da montare a ho proseguito con la hard. All’inizio ha funzionato, ma poi ho pagato perché rispetto agli altri non avevo gomme più fresche”.

L’ammissione di Vasseur: “Potevamo fare meglio, abbiamo sbagliato con le gomme”

Infine il team principal Frederic Vasseur, che ha ripercorso un fine settimana complesso per la scuderia. Il venerdì, ha svelato, non c’è stato modo di provare le medie e le hard, “e non ce la siamo sentita di rischiare le soft che avevano mostrato molto degrado, poi più contenuto di quanto preventivato”. E ha ammesso: “Potevamo fare un lavoro molto migliore visto il pacchetto a disposizione, siamo stati troppo conservativi, non abbiamo fatto bene. Senza Safety Car ci saremmo trovati un paio di posizioni più avanti, ma aver provato solo le soft al venerdì è stato controproducente“.

Sguardo quindi rivolto al prossimo round: “Budapest ha caratteristiche estremamente diverse, anche a livello meteorologico ci possono essere situazioni estreme. L’adattamento sarà fondamentale, ma noi continueremo a sviluppare la monoposto”. Vasseur ha quindi chiosato: “La differenza tra secondo e decimo posto al momento è minima. È tutta questione di ottimizzazione, di uno o due decimi a giro, sicuramente oggi non abbiamo sfruttato al massimo il pacchetto che avevamo”.

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