Reazione in Ungheria o posto a rischio: il team principal della Ferrari Mattia Binotto si gioca la fiducia nei prossimi Gran Premi dopo lo sconcertante avvio di Mondiale della scuderia di Maranello. Incidente Leclerc-Vettel a parte, a preoccupare è la SF1000: la monoposto 2020 ha evidenti problemi di velocità e le vetture di almeno 4 scuderie (Mercedes, Red Bull, Racing Point e McLaren), hanno dimostrato di essere migliori e più performanti, anche dopo gli aggiornamenti arrivati in fretta e furia da Maranello per il Gp di Stiria.
Secondo il Corriere della Sera il presidente John Elkann e l’ad Louis Camilleri sono pronti a scegliere “soluzioni traumatiche” se la situazione dovesse precipitare nelle prossime gare. Il quotidiano milanese fa il nome di Antonello Coletta, attuale responsabile delle competizioni Gt, che andrebbe a prendere il posto di un Binotto in evidente difficoltà di gestione per dare una scossa all’ambiente.
Il team principal dopo il naufragio nel Gp di Stiria ha parlato di errori di base: “Uscire da questa situazione non è banale, intanto dobbiamo capire l’origine del problema, solo così possiamo progredire. Può anche essere un problema di concetto alla base del progetto, l’importante in questo momento è essere aperti e analizzare tutto da ogni punto di vista”.
In Ungheria sono attese modifiche sulla configurazione della monoposto, fa sapere il Corriere, e alcune novità aerodinamiche come l’ala anteriore saranno confermate, ma gli aggiornamenti potrebbero non bastare perché la vettura è nata male. I problemi deriverebbero dall‘inchiesta della Fia sui motori 2019: aerodinamica e telaio erano stati progettati sui livelli di potenza della vecchia power unit che il Cavallino è stato costretto a cambiare in corsa dopo l’accordo segreto con la Federazione.
A tutto questo si aggiungono le difficoltà in pista tra Leclerc e Vettel: una tensione figlia di una gestione sbagliata del pilota tedesco, scaricato bruscamente ancora prima dell’inizio del Mondiale.
