Il Mondiale 2020 di Formula 1 chiude i battenti con il Gp di Abu Dhabi, che sigilla una stagione sofferta a causa della pandemia di Coronavirus che ha ritardato di due mesi l’inizio del torneo iridato e costretto alla cancellazione di tanti Gran Premi.
Quella in programma negli Emirati Arabi passerà alla storia anche come l’ultima gara di Sebastian Vettel alla guida della Ferrari prima del passaggio all’Aston Martin, attuale Racing Point, già annunciato all’inizio della stagione.
Ad Abu Dhabi il team di Maranello provvederà ad un congedo adeguato a colui che è nella storia della scuderia come il terzo pilota con più vittorie, ma il futuro si chiama Carlos Sainz, che ha scelto di lasciare la McLaren per andare a comporre nel 2021 una coppia molto giovane e promettente con Charles Leclerc, destinato a essere la prima guida con l’obiettivo, nel 2022 grazie anche ai nuovi regolamenti, di tornare a lottare per la vittoria del Mondiale.
Della futura coesistenza tra lo spagnolo e il francese ha parlato il team principal Mattia Binotto, che non sarà ad Abu Dhabi proprio per lavorare già in vista della prossima stagione e che, in un’intervista al sito ufficiale della Formula 1, ha ribadito le gerarchie previste, lasciando però aperto qualche spiraglio…: “Abbiamo un leader e questo è Charles. In realtà vorrei che anche Carlos fosse un altro leader della Ferrari, non avremo una prima e una seconda guida”.
Binotto ha poi parlato delle modalità che hanno portato alla scelta di Sainz: “Abbiamo osservato molto Carlos dallo scorso anno; è veloce, consistente, è migliorato in qualifica e in gara è davvero costante. Inoltre è un gran lavoratore ed è molto preciso nelle indicazioni agli ingegneri. Con Charles abbiamo un progetto a lungo termine, ma avevamo bisogno di un pilota forte e costante. Un pilota che possa anche battere Leclerc e penso che Sainz potrebbe riuscirci. Tra l’altro nonostante sia ancora giovane ha già sei anni di esperienza in F1. Siamo molto fiduciosi sul suo potenziale”.