Alla fine è arrivata la stangata per l’ex campione di F1 Nelson Piquet, dopo una frase sbagliata nei confronti di Lewis Hamilton: l’accaduto risale a dopo un GP nel novembre 2021, quando il brasiliano si scagliò contro l’inglese chiamandolo “ne***etto” e accusandolo di aver estromesso il rivale Max Verstappen volontariamente.
Le scuse di Piquet non sono bastate: “Vorrei chiarire le storie che circolano nei media su un commento che ho fatto in un’intervista l’anno scorso. Quello che ho detto è stato mal pensato e non lo difendo, ma voglio chiarire che il termine usato è stato ampiamente e storicamente usato in modo colloquiale in brasiliano come sinonimo di “ragazzo” o “persona” e non è mai stato inteso come un’offesa. Non userei mai la parola di cui sono stato accusato in alcune traduzioni. Condanno fermamente qualsiasi insinuazione che la parola sia stata usata da me con lo scopo di sminuire un pilota a causa del suo colore della pelle” si legge nella nota ufficiale rilasciata dal brasiliano. Mi scuso con tutto il cuore con chiunque sia stato colpito, compreso Lewis”.
Alla fine, Piquet è stato costretto a risarcire Hamilton con 990mila euro. Il giudice Pedro Matos de Arrud ha spiegato come l’importo sia stato dato “per apprezzare la funzione riparatoria della responsabilità civile, ma anche quella punitiva. Con la speranza che la società possa un giorno essere libera dagli atti perniciosi che sono il razzismo e l’omofobia”. L’avvocato che rappresentava le quattro associazioni LGBT+ ha aggiunto: “Nelson Piquet non ha offeso solo Lewis Hamilton, ma la coscienza dell’intero popolo brasiliano impegnato in una lotta permanente per l’affermazione dell’uguaglianza come regola fondamentale della convivenza”.