Max Verstappen incassa un’altra vittoria, la 51esima della sua adamantina carriera, mentre la Ferrari salva il podio con il terzo posto di Charles Leclerc, pur avendo in mano la prima fila assieme a Carlos Sainz, poi finito quarto. Questo l’esito del GP del Messico, quartultimo appuntamento della stagione 2023 di F1.
- GP del Messico: trionfa Verstappen, devastazione Perez
- Verstappen: "Puntiamo a vincere ancora"
- Leclerc costretto a giustificarsi tra i fischi del pubblico
- Perez: "Ho peccato di ottimismo nella manovra"
- Vasseur: "Male la partenza, ma non si tratta della sua gestione"
- "Abbiamo fatto fatica con le gomme dure. Risultato comunque non drammatico"
GP del Messico: trionfa Verstappen, devastazione Perez
Che poi l’andazzo si era capito sin dal primo giro: l’olandese riesce a prendere la testa davanti alle rosse, mentre l’altro su Red Bull Sergio Perez distruggeva senza pietà alcuna la propria gara davanti al pubblico di casa – e forse il proseguimento della carriera con la scuderia di Milton Keynes – con una inspiegabile manovra da kamikaze nella prima curva cercando di chiudere Leclerc.
Verstappen è implacabile, in ogni caso. Neanche l’altitudine dove è localizzato l’Autodromo Hermanos Rodriguez e l’aria rarefatta hanno impensierito l’attuale campione del mondo di F1 e la sua RB19. Nessuna perdita di potenza, problemi al carico aerodinamico o cose così, né problemi di grip per via del particolare asfalto a bassa aderenza del circuito messicano.
Verstappen si può concedere anche di mollare la prima posizione al cambio gomme del pit stop per montare la dura, per ritrovare quindi la prima posizione non appena Kevin Magnussen finisce con la sua Haas contro la barriere e sulla pista sventola la bandiera rossa.
Verstappen: “Puntiamo a vincere ancora”
Nelle dichiarazioni subito dopo la gara il vincitore del Gran Premio ha commentato:
“È stata una gara incredibile. Purtroppo Checo si è ritirato al primo giro, ma il pubblico è rimasto ed è stato fantastico. 16 vittorie in stagione? Questo che stiamo vivendo è un anno incredibile. Il passo della vettura, anche partendo terzi, era fenomenale. Avevamo provato una strategia diversa rispetto agli altri, ma purtroppo con la bandiera rossa non abbiamo potuto verificare se questa fosse giusta. Ma anche con le gomme hard eravamo molto forti. Puntiamo a vincere ancora”.
Leclerc costretto a giustificarsi tra i fischi del pubblico
In casa Ferrari, ancora una volta, è tempo di riflessioni un po’ amare e di recriminazioni. Leclerc non ha capitalizzato la pole in una vittoria (per l’undicesima volta in cui partiva per primo, il successo è andato alla Red Bull), classificandosi terzo dietro a Lewis Hamilton. Come se non bastasse, il contatto con Perez all’avvio di gara ha causato il danneggiamento della SF-23 con la rottura della bandella sinistra dell’ala anteriore.
Il monegasco ha corso con questa parte penzolante, che dopo qualche giro si è staccata causando il regime di Virtual Safety Car. Morale: Leclerc è finito sotto investigazione da parte dei commissari per guida in condizioni non sicure. Fortunatamente le investigazioni successive della Direzione Gara alla fine non hanno portato alcuna penalità: il podio è confermato.
Il pilota nelle dichiarazioni post-gara si è così giustificato, davanti ai fischi del pubblico messicano:
“Non potevo andare da nessuna parte, mi sono ritrovato in mezzo alle due Red Bull e ho toccato Checo. Queste sono cose che capitano. Sono dispiaciuto ma non l’ho fatto apposta, non c’erano margini sul dove andare. Abbiamo ottenuto il massimo risultato possibile.
Abbiamo sofferto con le hard dopo la ripartenza – ha proseguito il monegasco -, mentre Lewis volava con le medie. Alla fine sono riuscito a gestire bene il degrado”.
Perez: “Ho peccato di ottimismo nella manovra”
Perez, che ha ammesso “un eccesso di ottimismo” nella sua manovra, a Sky Sport ha fornito la sua versione dei fatti:
“Non mi aspettavo che Charles frenasse così tardi perché si trovava in mezzo e non c’era tanto spazio di manovra. L’ho visto ma era troppo tardi soprattutto se fa manovra e se vai a quella velocità non puoi alzare il piede. Difficile poter fare qualcosa di diverso.
Ero davanti a lui in frenata e pensavo che non sarebbe rimasto in mezzo, visto che non aveva nessuna possibilità di andare da nessuna altra parte. Si è trattato di un incidente di gara, ho attaccato ed è andata male”.
Vasseur: “Male la partenza, ma non si tratta della sua gestione”
Il team principal Frédéric Vasseur a Sky Sport F1 ha ammesso una partenza non ottimale, “ma non si tratta di una questione di gestione dello start, abbiamo concesso la scia tutti e quindi perso completamente il controllo della situazione“. Quindi ha proseguito:
“Se parti male concedi la scia agli altri e questo ha messo Carlos e Charles in una posizione difficile tra Verstappen e Perez. Ecco quindi che si è arrivati all’incidente. Abbiamo perso un pezzo dell’ala anteriore e la situazione è diventata un pasticcio anche per Carlos. Ma il problema è stata la partenza in sé, non la sua gestione. Max dopo pochi metri era già davanti a Carlos”.
Vasseur ha quindi proseguito sull’esito di una gara che ha dimostrato come la SF-23 sia poco competitiva sul passo gara:
“Non possiamo essere soddisfatti della posizione finale se pensiamo a dove eravamo partiti. Ma il fine settimana nel complesso non è stato negativo, soprattutto in qualifica, e anche il ritmo nel primo stint, pur con il danno all’ala anteriore, non era poi così lontano da quello di Max”.
“Abbiamo fatto fatica con le gomme dure. Risultato comunque non drammatico”
Con la ripartenza da fermi dopo la safety car chiamata per l’incidente di Magnussen ci sono stati però dei problemi:
“Abbiamo faticato molto di più con le hard alla ripartenza e poi nell’ultima fase della gara. Lì abbiamo perso il ritmo. Siamo stati anche prudenti con la lunghezza dello stint. Abbiamo sfruttato le gomme dure ed eravamo al limite. Siamo rimasti sorpresi del fatto che Hamilton sia riuscito a fare così tanti giri con le medie.
Per la ripartenza non avevamo una media nuova, ma solo quella usata dopo la qualifica ed era al limite per noi per via della durata. Ci riproveremo comunque in Brasile facendo il miglior lavoro possibile in qualifica per poi cercare di essere più costanti in gara, ma nel complesso siamo comunque terzi e quarti. Il risultato in sé non è drammatico, ma dobbiamo fare un lavoro migliore la prossima settimana“.