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Kimi Antonelli in pole: Hamilton esulta sui social, Leclerc discute con Bozzi in radio. Furia Doohan, inaccettabile

F1, Gp Miami: Hamilton sconsolato dopo le qualifiche sprint condivide su Instagram l'esultanza di Antonelli con Peter Bonnington. Leclerc discute con Bozzi, Vasseur chiarisce. Doohan è una furia, aria di divorzio con Alpine

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non una qualifica normale. E non per il fatto che si trattasse di una Sprint Qualify. La pole conquistata da Andrea Kimi Antonelli con la Mercedes nella SR del Gp di Miami è di quelle che hanno scritto la storia. Per il 18enne talento bolognese su cui ha creduto Toto Wolff, per l’Italia che torna davanti a tutti dopo 16 anni dall’ultima volta con Fisichella a Spa nel 2009. Storie come quella che ha condiviso Lewis Hamilton sui social con l’abbraccio tra Antonelli e il suo ex ingegnere di pista Peter Bonnington.

Storie tristi come quella della Ferrari impotente anche a Miami: sesto Leclerc, settimo Hamilton, entrambi sconsolati via radio. Charles si è anche innervosito per un attimo, nell’SQ3 col suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi per il timing di uscita dai box. Ma poca roba di fronte a quello che è successo a Jack Doohan letteralmente infuriato col muretto Alpine per l’eliminazione in Q3. Parole di fuoco che sanno di divorzio imminente con Colapinto già in preallarme per Imola.

Antonelli in pole: Hamilton si complimenta dal vivo e sui social

Fare la prima pole position a 18 anni è roba da “grandi” in tutti i sensi. Così Andrea Kimi Antonelli ha fatto qualcosa di incredibile nella Sprint Qualify di Miami scrivendo il suo nome al primo posto non solo della griglia di partenza ma anche della classifica dei più giovani poleman della storia della F1. E pazienza se non è una “qualifica” ufficiale come quella di questa sera. A modo suo è comunque un record.

Alla fine tra i tanti che si sono complimentati con il bolognese, dai piloti McLaren battuti da favoriti al neo papà Max Verstappen, c’è stato anche la stratta di mano di sua maestà sir Lewis Hamilton che in un certo senso Antonelli lo ha svezzato in Mercedes, come ammesso dallo stesso Kimi più volte, con importanti consigli al momento del passaggio di consegne.

Ma Hamilton ha fatto molto di più. Ha condiviso infatti nelle sue stories di Instagram l’abbraccio tra Antonelli e il suo ex ingegnere di pista alla Mercedes, Peter Bonnington con cui aveva un rapporto fraterno e chissà quanto avrebbe voluto portare in Ferrari.

Fonte:

Team radio Ferrari: Hamilton sconsolato

I fasti della Cina sono oramai lontani. In quell’occasione l’unico bagliore, una pole e poi una vittoria che avrebbero illuso. Ora il disincanto continua. Hamilton non va oltre il 7° posto in qualifica, battuto da tutti i big a cominciare dal compagno Leclerc che gli arriva ancora davanti seppur di poco. Lewis chiede i distacchi in radio senza nemmeno troppo dispiacere, più che altro, realista.

  • Hamilton: “Dove siamo?”
  • Adami: “P7.”
  • Hamilton: “Quanto siamo lontani amico?”
  • Adami: “Mezzo secondo…”

Poco prima Lewis aveva espresso tutte le sue difficoltà sempre al suo ingegnere di pista Riccardo Adami, difficoltà rimarcate anche dopo le Qualifiche Sprint: “Ci manca solo la velocità, ma continuiamo a lavorare su questo punto. Non penso che recupererò terreno sabato, penso che tutte le macchine davanti a me siano più veloci quindi… non so cos’altro dire”.

  • Hamilton: “Dov’è tutto quel tempo (per la prima posizione), amico? Puoi essere chiaro? Dammi solo i tempi, settore 1, 2, 3.”
  • Adami: “Mezzo secondo nel primo settore, mezzo secondo nel secondo, un decimo nell’ultimo. Per Piastri è in P1, 27.3 il suo tempo.”
  • Hamilton: “Faccio fatica ad avere aderenza, amico.”
  • Hamilton: “Non potrei andare più veloce, amico.”

Leclerc se la prende con Bozzi, Vasseur spiega

“Il giro era buono, siamo solo lenti”. Nel team radio di Charles Leclerc a fine Qualifica Sprint c’è tutta la frustrazione per una Ferrari che proprio non va, al di là del fatto che a Miami Maranello non abbia portato nessun aggiornamento puntando tutto sul ritorno in Europa. Il pilota monegasco ha avuto un leggero battibecco con il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi lamentandosi per il timing nell’SQ3 con l’essere finito dietro tutti quanti rischiando di trovarsi nel traffico nel giro di lancio

  • Bryan: « 15 secondi»
  • Leclerc: «Per favore, non lasciamoci superare»
  • Bryan: «Margine di 7 secondi. »
  • Bryan: «8 secondi di margine e attenzione con Hadjar, quindi mantieni la posizione su Hadjar»
  • Bryan: «Hanno detto ad Hadjar di sorpassare, quindi accelera se necessario. Resta davanti»

Alla fine delle qualifiche, Fred Vasseur ha spiegato il perchè della protesta di Leclerc sulla sua posizione in pista in SQ3: “Penso che alla fine quando sei dietro nella pit lane tutti escono nello stesso momento, quindi si è ritrovato ultimo. Era tutto sotto controllo”.

Doohan è una furia con Alpine: aria di divorzio

Sempre più ai ferri corti il rapporto tra Jack Doohan e l’Alpine. Come se non bastassero le voci sempre più insistenti di uno swap con Franco Colapinto a partire dal ritorno della F1 in Europa, tra due settimane a Imola, ieri l’australiano figlio della leggenda della MotoGP, Mike Doohan, ha avuto un malinteso col team nel suo ultimo giro in SQ1 prendendo semaforo rosso, non potendo così fare l’ultimo time attack e venendo di conseguenza eliminato. Doohan si è sfogato in radio come nessuno forse prima di lui:

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