Due circuiti storici, due gare che hanno contribuito alla leggenda della Ferrari e della Formula 1. Sono il Gran Premio d’Italia a Monza e il Gran Premio di Imola nelle varie declinazioni. Tutt’ora presenti nel calendario del Mondiale di F1. Ma la domanda è: ci saranno in futuro? Le ultime parole del presidente e ad di Liberty Media Stefano Domenicali hanno riaperto la questione.
Due gare di Formula 1 in Italia fino al 2030. Si può ma a certe condizioni che l’ex team principal della Ferrari, ora a capo della F1 ha esposto abbastanza chiaramente insieme a una altrettanto unione di intenti del circus di confermare i due gran premi storici ma solo a patto che Imola e Monza si allineino a tutti gli altri circuiti, anche quelli altrettanto storici, che hanno già ufficializzato l’accordo con la FIA e Liberty Media, con tanto di interventi e ammodernamenti, tra gli ultimi Interlagos in Brasile e Spa in Belgio.
F1, Stefano Domenicali bacchetta Monza e Imola
Come ieri, ancora oggi le due gare italiane si corrono all’Autodromo di Monza e al Santerno di Imola (tranne la parentesi 2020, anno covid, con anche la gara del Mugello) e sono previste nel calendario del campionato mondiale di Formula 1 fino al 2025.
Ma si sa la F1 gurada sempre al futuro. Il presidente e ad della F1 Stefano Domenicali, intervenuto nell’ultima puntata del 2023 de ‘La Politica nel Pallone’ ha rimarcato la volontà del circus di mantenere in calendario due tracciati storici come Imola e Monza ma con adeguati opere di ammodernamento delle strutture
“Rinnovo con Imola e Monza? Stiamo trattando, ma abbiamo bisogno di elementi per portare avanti questa trattativa. Dobbiamo mantenere il passo coi tempi. Tutto sta nel capire nella volontà di investire nella F1 come piattaforma di spettacolo e di business, siamo a dicembre, i lavori a Monza dovevano iniziare subito dopo il Gran premio, ora dovrebbero iniziare a breve. La mia spinta è una spinta costruttiva, le burocrazie interne non possono fermare certi progetti”.
F1: Monza e Imola, servono interventi e investimenti
Come sottolineato oltre un mese fa dal presidente dell’ACI, l’avvocato Angelo Sticchi Damiani in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, manca un supporto importante da parte di tutti gli enti coinvolti e una mano dall’alto, in questo caso dalla politica centrale per supportare tutta una serie di interventi strutturali necessari per tenere Imola e Monza negli standard richiesti dalla F1 moderna.
A Imola, Regione Emilia Romagna, Comune e Con.ami (Consorzio aziende multiservizi locale) sono impegnati a concludere entro la primavera gli interventi di ammodernamento dell’impianto per la copertura dei box e la nuova struttura del Paddock Club, specie dopo l’alluvione che la scorsa primavera ha impedito di correre la gara del Mondiale 2023.
A Monza invece i problemi sono maggiori e riconducibili al vincolo paesaggistico di cui gode il Parco all’interno del quale sorge l’Autodromo con continui accordi che vanno sottoscritti con il Consorzio Parco (quello in essere scade nel 2028), Regione Lombardia e Comune di Milano. Gli interventi sul circuito brianzolo prevedono la creazione di nuovi sottopassi, percorsi distinti per facilitare il deflusso del pubblico e dei mezzi, un nuovo asfalto per la pista in diversi punti, rifacimento cordoli, ristrutturazione box e tribune.
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