Sembrava qualcosa di molto difficile, a tratti impossibile, poter conquistare il podio a Zandvoort per Ferrari. E invece nel GP d’Olanda dopo un fine settimana con molte più ombre che luci e una griglia di partenza che certo non lasciava presagire nulla di buono per entrambe le rosse, Charles Leclerc ha conquistato un insperato podio, alle spalle di un Max Verstappen battuto e lamentoso (come ormai suo costume) dietro al vincitore, un sontuoso Lando Norris che pur cannando ancora una volta la partenza ha capitalizzato al meglio la sua pole. E in tutto ciò, Carlos Sainz ha ottenuto un buon quinto posto.
- GP Olanda, Ferrari è riuscita nell'impresa
- Leclerc: "Abbiamo avuto più passo e una strategia perfetta"
- Sainz: "Ho capito che potevamo fare meglio di quanto preventivato"
- Ma Vasseur riporta tutti con i piedi per terra
GP Olanda, Ferrari è riuscita nell’impresa
Insomma, Frédéric Vasseur l’aveva detto: a Zandvoort, in una pista non esattamente favorevole alle Ferrari, l’obiettivo era quello di conquistare quanti più punti possibili. E così è stato: certo, siamo qui a celebrare l’epifania di un terzo posto quasi come fosse un successo, e questo per via delle ultime gare da tregenda per il Cavallino. Ma tant’è, in tempi di vacche magre va bene anche questo. Anche perché la casa di Maranello era scivolata ultimamente nelle gerarchie del campionato, come quarta forza dietro Mercedes e le due principali contendenti per i titoli piloti e costruttori, ovvero Red Bull e McLaren (con quest’ultima che si è presentata a casa di Verstappen con una MCL38 fresca di aggiornamenti, mentre Ferrari li rimanda al prossimo appuntamento a Monza).
Giusto l’altro ieri, dopo delle qualifiche non eccelse, Leclerc aveva ammesso che solo un miracolo li avrebbe portati sul podio. Miracolo che si è miracolosamente avverato: sesto nella griglia, dopo aver superato Sergio Perez il monegasco aveva già ottenuto la possibilità di controllare un piazzamento nella top 5. Ma il punto di svolta è stato l’undercut: una mossa coraggiosa che però ha pagato i propri dividendi, con Leclerc che ha potuto avere la meglio sulla McLaren di Oscar Piastri e sulla Mercedes di George Russell. Pur con gomme fresche e che necessitavano di andare in temperatura il pilota Ferrari ha tenuto a bada i rivali, ponendosi alle spalle dei duellanti Norris-Verstappen.
Leclerc: “Abbiamo avuto più passo e una strategia perfetta”
Lo stesso monegasco nelle interviste rilasciate a Sky Sport dopo la gara ha rivelato una certa sorpresa del risultato, anche se uno sportivo ambizioso come lui non è sempre felicissimo di finire terzo. “Ma visto quello che siamo riusciti a fare oggi non possiamo che essere contenti della nostra gara, dopo un fine settimana così difficile: abbiamo faticato da venerdì ad oggi, però abbiamo avuto più passo e la nostra strategia è stata perfetta”, ha spiegato.
Un ottimo viatico per la seconda parte della stagione, ha aggiunto, per poi tornare a parlare della gara e in particolare della partenza: “Ho fatto un bel sorpasso su Pereze: sapevo di avere una bella opportunità al via, ma non potevo immaginare che poi ci sarebbe stata l’opportunità di tenerli dietro [cosa che è diventata materia di meme virali sui social, ndr]. Mai avrei potuto immaginare di conquistare il podio in un fine settimana così difficile per noi”.
Sainz: “Ho capito che potevamo fare meglio di quanto preventivato”
E mentre Verstappen mastica amaro e mette nuovamente all’angolo i tecnici di Red Bull (a Sky Sport ha dichiarato che anche via radio ha spiegato che la RB20 non rispondeva ai suoi comandi) e Norris invece si è sentito totalmente a suo agio sulla propria McLaren (“Max perdeva terreno e il mio passo aumentava: così quando l’ho passato ho capito che allora potevo spingere”), Sainz a suo modo è soddisfatto del quinto posto. E ne ha ben donde: dopo che il suo fine settimana è stato condizionato nelle prove da un problema al cambio, in gara è riuscito a rimontare dal decimo posto in griglia.
“Ero un po’ pessimista ed affranto dopo le qualifiche, ma oggi subito dopo il giro di preparazione ho sentito che la mia monoposto andava meglio rispetto a ieri quando invece ero più scarico di carburante. Ho capito quindi che potevamo fare qualcosa di meglio rispetto all’ottava o settimana posizione che preventivavamo”, ha spiegato lo spagnolo ai media. “E alla fine ho concluso a soli 7 secondi dal podio pur scattando decimo: è stata quindi una prestazione davvero buona, che dipende non tanto dalla quantità di carburante, ma dagli pneumatici e dalla finestra di utilizzo, per come li abbiamo sfruttati in qualifica per risparmiarli per la gara. E sono molto orgoglioso del fatto che sia riuscito a superare una Red Bull in una pista complicata come Zandvoort”.
Ma Vasseur riporta tutti con i piedi per terra
Vasseur ha lodato “la partenza, la strategia, i pit stop e la gestione delle gomme di entrambi i piloti“, sottolineando in particolare l’abilità di Leclerc a tenere dietro di sé un Piastri più avantaggiato con gli pneumatici. Ma il team principal ha poi aggiunto: “Dobbiamo apprezzare il risultato, ma tenere a mente il fatto che Norris abbia concluso più avanti rispetto a noi. Bisogna concentrarsi sulla vittoria, non sui terzi posti. Ora dobbiamo impostare il resto della stagione su queste basi. Ci sono ancora nove gare da disputare con piste che possono essere adatte a noi, più il nuovo pacchetto in arrivo”.
E ancora: “Dopo 72 giri abbiamo terminato con 5 secondi di distacco da Verstappen. Siamo partiti quattro posizioni dietro di lui ed è qualcosa di positivo, ma ancora non sufficiente: non siamo in F1 per arrivare terzi”. Almeno qualcuno che non cede alla retorica dei piazzamenti che valgono come una vittoria, molto in voga in Italia ultimamente…