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F1, GP Olanda, il venerdì nero di Ferrari. Ma non tutto è andato storto: Vasseur è fiducioso

Vediamo gli aspetti negativi e cosa invece è andato benino nel venerdì delle Ferrari al GP di Olanda. E secondo il team principal Vasseur Zandvoort non deve essere necessariamente negativa per le rosse

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La ripartenza della stagione di F1 dopo la sosta estiva non cambia, almeno per ora, lo spartito visto nelle ultime gare: al di là della quasi imprendibilità di Red Bull (con Max Verstappen in particolare che si staglia sull’incognita Sergio Perez), McLaren in primis e in secondo luogo Mercedes rappresentano le più dirette avversarie e inseguitrici, mentre la Ferrari perde terreno. Ribadiamo, per ora, visto che si tratta solo del venerdì del GP di Olanda, quindicesimo appuntamento della stagione. Ma intanto le due sessioni di prove libere hanno gettato più di un’ombra sulle rosse.

GP Olanda, libere del venerdì deludenti per le Ferrari

Nelle FP1 il miglior tempo è stato messo a referto da Lando Norris, a bordo di una MCL38 che gode di un pacchetto di aggiornamenti (il secondo di quest’anno) che ha reso la vettura più affidabile. In una sessione condizionata negativamente dal clima, tra pioggia e folate di vento, Carlos Sainz ha invece chiuso al quarto posto (girando con gomma media), e Charles Leclerc addirittura al 13esimo, ma va detto che sono state risparmiate le soft per il resto del fine settimana.

Tuttavia nella FP2 le cose non sono migliorate. Il monegasco ha battagliato con l’assetto della SF-24, chiudendo alla fine nono posto (da notare che a Zandvoort correrà con una nuova power unit, la quarta di questa stagione, senza incappare in penalità). Peggio ancora a Sainz, alle prese con un malfunzionamento al cambio, inceppato sulla settima marcia: ergo sarà necessario lavorare sulla monoposto per rimpiazzare la trasmissione. Per la cronaca, lo spagnolo chiude le seconde libere 19esimio.

Aggiornamenti rinviati a Monza per le Ferrari

In tutto ciò va sottolineato un dettaglio importante: le Ferrari rimandano gli aggiornamenti alla gara di casa a Monza, mentre a Zandvoort si cerca di tirare fuori il meglio dal pacchetto a disposizione dei piloti. Purtroppo però i riscontri di questo venerdì, non buoni né sul giro secco né sul passo gara, fanno presagire un altro fine settimana di passione (e non nel senso buono).

O meglio, nelle FP1 pioggia e vento come abbiamo detto hanno influenzato la sessione in cui comunque qualche barlume positivo c’è stato, in particolare il secondo giro di Leclerc con gomme intermedie e in condizioni della pista probanti. Nelle FP2 corse su gomme medie meglio il T3 del primo e secondo settore per entrambe le Ferrari, anche se resiste un po’ di sovrasterzo in uscita dalle curve (che si è ripresentato anche su gomma soft).

Vasseur: “Zandvoort è un circuito complesso. Il problema di Sainz ci condiziona”

Inguaribile ottimista, Frédéric Vasseur a Sky Sport ha cercato di vedere il riflesso argenteo sui nuvoloni sopra la Ferrari. “Il venerdì è la giornata in cui devi lavorare parecchio, anche quando sei al massimo. Sappiamo però che Zandvoort è un circuito complesso vista la successione di curve. Quindi se sbagli in una, poi la paghi cara in quelle successive”, ha spiegato il team principal.

Che quindi ha sottolineato la necessità di “ottimizzare l’assetto”, anche se hanno potuto lavorare su una sola vettura. E a tal proposito, sul problema al cambio di Sainz l’ingegnere ha ammesso che la cosa “condizionerà il fine settimana, non il massimo”. Quindi ha spiegato: “Le prime libere le abbiamo fatte sul bagnato, quindi ne avevamo solo 2 sull’asciutto, le FP2 e le FP3. Nelle FP2 abbiamo potuto girare con continuità solo con una vettura, quindi ci resta solo un turno, quello di domattina. Ci restano 2 stint per migliorare la situazione”.

“Speriamo di arrivare a Monza in una condizione migliore”

Quindi Vasseur ha aggiunto: “Bisogna sempre prendere gli aspetti positivi, anche oggi. Charles ha fatto tante prove sul passo gara e questo è sempre positivo. Ma come dicevo prima, Zandvoort è una pista complicata, dove piccole differenze possono garantire grossi progressi. Ed è per questo che continueremo a lavorare durante la notte per migliorare la situazione”.

Riguardo gli aggiornamenti, il team principal ha negato che Zandvoort sarà una gara di transizione in vista di quella successiva: “Non dobbiamo aspettare Monza: sappiamo che nella scorsa stagione l’Olanda ha rappresentato il weekend più difficile per noi. Sarà tosta, ma dovremo fare punti. Dobbiamo concentrarci per ottenere il massimo possibile. Monza sarà un’altra storia, spero che ci arriveremo in una condizione migliore”.

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