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F1, a Singapore torna in pista Albon: il rientro dopo l'intervento e la terapia intensiva

Superata la grande paura, è emozionante vedere di nuovo il pilota pronto a una nuova sfida in questo Mondiale: grande attesa anche per la Ferrari e Verstappen, sulla sua Red Bull

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Rivederlo in conferenza stampa e risentirlo è quanto auspicavamo quando si erano diffuse le prime informazioni relative al suo forfait e, poi, alle drammatiche ore vissute da Alexander Albon successivamente al suo ritiro dal Gp di Monza, a causa di una appendicite.

“È una bella sensazione tornare. Mi sento pronto e al massimo della forma”, ha annunciato con convinzione il pilota della Williams.

Il ritorno in pista a Singapore di Albon

Come si era ripromesso, Albon sarà in pista a Singapore, uno degli appuntamenti decisivi nella sfida per il Mondiale e decisivo anche per la Ferrari ai fini della comprensione delle migliorie ancora da apportare in termini di strategia, oltre il tema power unit.

“Abbiamo avuto una buona settimana, quasi due settimane di allenamento, per tornare al punto in cui siamo. Vedremo come andrà”, ha aggiunto il pilota della Williams.

Fonte: ANSA

Albon in conferenza stampa

L’intervento e la crisi respiratoria post operatoria

Il violento attacco di appendicite, che aveva costretto Albon alla scelta di rinunciare al gran premio d’Italia alla vigilia quasi della partenza e a una sostituzione in extremis, non lasciava presagire l’evolversi assai preoccupante, quasi drammatico affrontato dopo l’intervento.

A causa di una reazione inattesa post operatoria, Albon dopo l’intervento è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva: una grave crisi respiratoria, eventualità molto rara, ha costretto l’equipe dell’ospedale San Gerardo di Monza a una simile decisione e a tenere monitorato costantemente il pilota, il quale è rimasto fino al completo superamento della fase critica.

La stessa scuderia ha deciso di rendere noto quanto accaduto al pilota di origine thailandese solo dopo aver superato del tutto i momenti più delicati, riportando la sequenza degli avvenimenti in un comunicato.

“Innanzitutto, avrei dovuto dormire per qualche giorno, ma mi sono svegliato 30 minuti prima della gara. È stato frustrante guardarla e la frequenza cardiaca è aumentata. A un certo punto mi hanno detto di spegnerlo. È solo perché il venerdì avevamo una macchina così buona”.

Il ringraziamento verso Nyck de Vries

In pista a Monza, Albon è stato egregiamente sostituito da Nyck de Vries, verso il quale Albon ha riservato parole di stima e apprezzamento:

“Nyck ha fatto un ottimo lavoro. Ha portato a casa dei punti e questo è molto positivo per la squadra”.

F1, a Singapore torna in pista Albon: il rientro dopo l'intervento e la terapia intensiva Fonte: ANSA

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