Un Super Max Verstappen vince il Gran Premio di Spagna, sulla storica pista del Montmelò, sesto appuntamento del Mondiale F1 2022. L’Olandese Volante della Red Bull, che partiva secondo, sfrutta il ritiro di un Leclerc monumentale per rimontare alla grande dopo l’uscita di pista nella prima parte di gara, lotta contro un DRS che funziona a intermittenza, viene favorito dal compagno di squadra Sergio Perez (2°) che lo lascia passare e opera il sorpasso in classifica sul monegasco.
Proprio Leclerc è stato il più sfortunato del weekend, dato che la sua Ferrari F1-75 lo ha mollato quando era in testa e con parecchi secondi di vantaggio su tutti. Anche Sainz commette un errore nello stesso punto di Verstappen, ma arriva 4°. Elogio per Russell, oggi il miglior pilota Mercedes, ma che rimonta di Hamilton.
- Leclerc si ritira, Verstappen rimonta e diventa leader del Mondiale
- Gran rimonta Hamilton, Ocon un super pilota
- F1, GP Spagna: l'ordine di arrivo al Montmelò
- F1, Gp Spagna: la classifica piloti e costruttori
- F1, GP Spagna: le pagelle
Leclerc si ritira, Verstappen rimonta e diventa leader del Mondiale
Gara durissima in Spagna, con Leclerc che parte bene, chiude la porta a Verstappen e rimane primo. Nel primo giro contatto Magnussen-Hamilton, col britannico che è costretto a tornare ai box e ne esce ultimo. Vuole addirittura ritirarsi, ma dal box gli intimano di continuare.
Sainz va in testacoda, e anche Verstappen esce di pista alla stessa curva. Sembra l’inizio di una domenica da sogno per Leclerc, con Verstappen distante una vita e il solo Russell a provare a giocarsela. Poi, a metà gara, la sua Ferrari cede e il Predestinato è costretto a ritirarsi dopo tre sessioni di libere e una qualifica passate in testa.
Hamilton recupera posizioni su posizioni, Russell guida da fenomeno con una Mercedes finalmente più competitiva rispetto a inizio stagione, ma è sempre Verstappen a farla da padrone, che passa tutti dopo essere tornato in pista, sfila Perez al momento leader della gara (con un team radio lo ha poi anche ringraziato) e va a vincere in solitaria. Secondo Perez, terzo un super George Russell, ma Hamilton è comunque quinto.
Gran rimonta Hamilton, Ocon un super pilota
Guardando la classifica finale salta all’occhio la prestazione Mercedes, ma la gara dei due piloti è stata molto differente. Russell è stato li davanti per tutto il tempo e, anche se non ne aveva per attaccare la Red Bull, ha guidato in maniera straordinaria prendendosi un podio meritatissimo.
Ma oggi Hamilton non è da meno, dato che dopo l’uscita dai box in seguito al contatto con Magnussen si ritrova praticamente ultimo, vuole mollare, viene spronato dai box e allora si mette in Hammer time, completando una rimonta degna di un sette volte iridato e portando la sua W13 fino ai piedi del podio, con una quinta posizione che è oro in ottica costruttori.
Dietro ai primi cinque sopra citati ecco l’Alfa Romeo di Bottas, autore di una grande gara, davanti all’Alpine di Esteban Ocon, che oggi guida in maniera grandiosa e si prende un settimo posto da urlo, soprattutto se confrontato con la prestazione di Alonso, che ha comunque faticato di più ed è finito nono (ottavo Norris che ha girato con la febbre). Chiude la top-10 Tsunoda.
F1, GP Spagna: l’ordine di arrivo al Montmelò
Questa la classifica finale del GP di Spagna:
1 33 M. Verstappen (M) Red Bull 66
2 11 S. Perez (B) Red Bull + 13″072 66
3 63 G. Russell (B) Mercedes + 32″927 66
4 55 C. Sainz (b) Ferrari + 45″208 66
5 44 L. Hamilton (B) Mercedes + 54″534 66
6 77 V. Bottas (M) Alfa Romeo + 59″976 66
7 31 E. Ocon (B) Alpine + 75″397 66
8 4 L. Norris (B) McLaren + 83″235 66
9 14 F. Alonso (B) Alpine + 1 giro 65
10 22 Y. Tsunoda (B) AlphaTauri + 1 giro 65
11 5 S. Vettel (M) Aston Martin + 1 giro 65
12 3 D. Ricciardo (B) McLaren + 1 giro 65
13 10 P. Gasly (B) AlphaTauri + 1 giro 65
14 47 M. Schumacher (M) Haas + 1 giro 65
15 18 L. Stroll (M) Aston Martin + 1 giro 65
16 6 N. Latifi (B) Williams + 2 giri 64
17 20 K. Magnussen (D) Haas + 2 giri 64
18 23 A. Albon (B) Williams + 2 giri 64
19 24 G. Zhou (M) Alfa Romeo Ritirato
20 16 C. Leclerc (M) Ferrari Ritirato
F1, Gp Spagna: la classifica piloti e costruttori
Piloti
1 M. Verstappen Red Bull 110
2 C. Leclerc Ferrari 104
3 S. Perez Red Bull 85
4 G. Russell Mercedes 74
5 C. Sainz Ferrari 65
6 L. Hamilton Mercedes 46
7 L. Norris McLaren 39
8 V. Bottas Alfa Romeo 38
9 E. Ocon Alpine 30
10 K. Magnussen Haas 15
11 D. Ricciardo McLaren 11
12 Y. Tsunoda AlphaTauri 11
13 P. Gasly AlphaTauri 6
14 S. Vettel Aston Martin 4
15 F. Alonso Alpine 4
16 A. Albon Williams 3
17 L. Stroll Aston Martin 2
18 G. Zhou Alfa Romeo 1
19 N. Latifi Williams 0
20 M. Schumacher Haas 0
Costruttori
1 Red Bull 195
2 Ferrari 169
3 Mercedes 120
4 McLaren 50
5 Alfa Romeo 39
6 Alpine 34
7 AlphaTauri 17
8 Haas 15
9 Aston Martin 6
10 Williams 3
F1, GP Spagna: le pagelle
Max Verstappen 9: Inutile fare tanti discorsi, stiamo parlando di un campione in tutto e per tutto. Esce di pista, lotta disperatamente con un DRS che non ne vuole sapere di funzionare come si deve, ma alla fine vince sempre lui. Pazzesco.
Sergio Perez 7,5: Il suo team radio è di quelli pesanti (“Dopo dobbiamo parlare”), ha detto quando ha fatto passare Verstappen. Horner lo ha fulminato nel parco chiuso, ma Checo è stanco di questi futili giochetti, nonostante sia evidente che, anche se avesse lottato veramente con Max, avrebbe perso.
George Russell 8: L’MVP di giornata, il britannico sfodera una gara sontuosa, non sbagliando nulla e rimanendo sempre nelle posizioni di testa. Russell a livello di Verstappen, Leclerc e Hamilton? Manca poco.
Hamilton 7,5: Il sette volte iridato oggi fa il suo e raggiunge una quinta posizione che vale oro in ottica mondiale. Ultimo dopo il primo giro, il britannico supera tutti, la Mercedes oggi va e lui si esalta fino alla fine. Redivivo.
Leclerc 9,5: Mannaggia, che beffa per Leclerc. Dopo aver dominato FP1, FP2, FP3 e qualifiche, il monegasco viene tradito dalla sua Ferrari quando aveva otto Gran Premi di vantaggio su chiunque. Peccato.
Sainz 6,5: Il solito Sainz, senza infamia e senza lode. Chiude quarto, ok, ma in realtà non guida un granchè. Serve molto di più dall’inglese, anche perchè Leclerc lo stava umiliando.
Ferrari 4: Oggi la Ferrari la fa grossa, con la monoposto di Leclerc che quasi si ferma neanche a metà gara. Poco da dire, il primo problema di affidabilità causa la perdita della leadership mondinale.