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F1, GP Spagna pagelle: Verstappen marziano, onore a Sainz, salvate il soldato Leclerc

Altra gara da dimenticare per la Ferrari salvata solo da Sainz, Leclerc non va. Corsa da incorniciare per la Red Bull e per Max Vestappen che domina il GP di Spagna mentre si rivede forte la Mercedes, prima gara incolore di Alonso

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il solito inarrestabile, cannibale e dominatore Max Verstappen ha stravinto il Gran Premio di Spagna, ottava prova del Mondiale di Formula 1 2023. Alle sue spalle si rivedono in parata le due Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell. Rimonta incompiuta per Sergio Perez risalito fino ai piedi del podio. Altra domenica deludente per la Ferrari: Sainz ci ha provato ma la solita crisi di gomme l’ha relegato al 5° posto; Leclerc invece partito dalla pit lane dopo il flop in qualifica, partito dalla pit lane ha chiuso fuori dai punti. Li ritroveremo sicuramente (purtroppo) tra i “top e flop” della domenica spagnola a Barcellona con le nostre pagelle rigorosamente catalane.

F1, pagelle Gran Premio di Spagna

  • Max Verstappen (Red Bull) 10: la lode anche se non gliela diamo se la prende in un modo o nell’altro. Difatti si è visto solo alla partenza e al pit stop, per il resto la sua cavalcata solitaria è stata quasi ignorata dalla tv. Quasi comico il fatto che l’unico suo avversario sia lui stesso quando rischia la penalità per eccessivi track limit e stava già guidando da solo col deserto alle spalle. Ma se n’è fregato facendo tanto di giro veloce nel finale. Implacabile cannibale, del resto la Red Bull lo permette, gli avversari pure.
  • Carlos Sainz (Ferrari) 7: il suo l’ha fatto, ha messo un paracarro dipinto di rosso Ferrari al 2° posto in qualifica, ha pure illuso tutta la Spagna affiancando Verstappen alla prima curva. Da lì in poi la sua gara aveva un solo obiettivo: far punti sperando che da dietro non lo prendessero in parecchi. Bravo Carlito, profeta in Patria.
  • Lando Norris (McLaren) 5: quando azzecchi la qualifica (3°), finalmente senti la macchina e alla prima curva rovini tutto, un po’ per colpa tua, un po’ per colpa altrui, non deve essere sicuramente una gran domenica. Lando si è visto gettare alle ortiche la corsa dopo poche centinaia di metri. Capita.
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 9: una gara da Hamilton, da 7 volte campione del mondo anche se oramai non vince da oltre un anno. Lewis parte calmo, ignora il sorpasso ostentato da Stroll alla prima curva per poi salire in cattedra come un professorone con la barba bianca. Il 2° posto è un punto di partenza per tornare sul gradino più alto del podio. Red Bull permettendo…
  • Charles Leclerc (Ferrari) 4: qualcuno faccia qualcosa per recuperare questo ragazzo che da “predestinato” sta diventando un “disgraziato” (sportivamente s’intende). Sbarella in qualifica come fosse su una Caterham dei tempi andati e senza capirne il perchè, nè lui, nè il team. Poi in gara ci prova ma senza troppa convinzione e alla fine fa a sportellate inutilmente col resto del mondo che una volta guardava solo negli specchietti.

Fonte:

  • Fernando Alonso (Aston Martin) 5: stavolta gli è andata male, aspettava la Spagna per giocare in casa e la sua terra l’ha ripagato con la peggior gara della stagione, fuori dal podio e mai davvero in palla e in gara per il podio, da salvare la solita “garra” messa in pista nei sorpassi finali ma finisce dietro il suo compagno.
  • Sergio Perez (Red Bull) 6-: da quando si è autocandidato al titolo mondiale, non foss’altro perchè l’unico dotato di Red Bull come l’olandese volante, ne combina una più di Bertoldo in qualifica. Vabbè poi la rimonta in gara sarebbe anche apprezzabile ma con quel razzo che si ritrova son capaci tutti…
  • George Russell (Mercedes) 8: come il connazionale compagno di squadra fa un garone dopo i pasticci combinati in qualifica che l’avevano messo fuori dalla top ten. Questa Mercedes pare essere finalmente veloce, Beati loro…
  • Lance Stroll (Aston Martin) 7: si mette dietro l’asturiano ingombrante peraltro a casa sua e pronti-via piazza le ruote davanti a quelle di Hamilton annusando per qualche giro il podio. Bravo Lance, ogni tanto va detto che butta lì un garone in faccia a chi dice che sta in F1 solo perchè figlio del boss.
  • Esteban Ocon (Alpine) 7: dopo la bisboccia per il podio monegasco fa un’altra gara degna di nota, stavolta con meno acuti ma con la solita sostanza, ce la mette tutta per evitare il sorpasso di Alonso ma non ci riesce, il suo 8° posto è grasso che cola.
  • Pierre Gasly (Alpine) 5: la butta un po’ via, ancora una volta, causa doppia “asineria” compiuta in qualifica quando non si sa perchè si mette a fare il turista a Barcellona nel bel mezzo della pista vedendo vanificare la sua ottima qualifica con 6 posti sulla griglia. Peccato, aveva il passo e invece si deve accontentare delle briciole.
  • Guanyu Zhou (Alfa Romeo) 8: beh se lui porta la Alfa Romeo in zona punti, 9° e il veterano Bottas arriva penultimo, due son le cose: o il giapponese è un fenomeno o il finnico ha fatto il suo tempo. La verità in questi casi sta nel mezzo.

GP Spagna: il top dei top, le Mercedes

Qualcuno di Maranello si faccia un viaggio a Brackley per vedere come i tedeschi hanno ribaltato una monoposto inguidabile a inizio stagione e l’hanno resa veloce, da podio costante, senza fare miracoli sia chiaro ma almeno per correre con onore fino a fine anno. Hamilton e soprattutto Russell ci mettono tanto del loro e Toto almeno può dormire sonni tranquilli o quasi.

GP Spagna: il flop dei flop, la Ferrari e l’uso delle gomme

Copincolliamo da qualche pagella precedente, tanto più o meno il senso è sempre quello. In Spagna la Ferrari ha girato con tutte le gomme possibili e immaginabili: rosse, gialle, bianche, un mondo a colori, avrebbe messo anche quelle arcobaleno se la Pirelli le avesse fatte riuscendo comunque a essere mediamente e costantemente non veloce o lenta se vi fa piacere rispetto ai competitor. E spiace soprattutto per Sainz e Leclerc che anche quando non sbagliano non riescono a cavare un cavallino rampante, pardon, un ragno dal buco.

Fonte:

Mondiale F1: prossima tappa Gp Canada

La Formula 1 si prende una breve pausa e si affaccia verso l’estate. Dopo il mancato back-to-back-to-back, a causa dell’annullamento della gara di Imola per l’alluvione in Emilia Romagna, e la doppietta consecutiva tra Monaco e Barcellona, la F1 si ferma per una settimana di sosta, la prossima, per “volare” verso l’America, per la precisione Montreal dove il 18 giugno si correrà il Gran Premio del Canada.

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