Non si placano le polemiche intorno alla crisi di Lewis Hamilton che anche nel Gran Premio di Spagna ha raccolto poco. Solo quinto nonostante la penalizzazione di Verstappen, ancora una volta battuto dal compagno, Leclerc e sverniciato nel finale dalla Sauber di Nico Hulkenberg. Tra i tanti pareri che si registrano in queste ore spiccano quelli di due ex piloti, Juan Pablo Montoya e soprattutto Nico Rosberg, uno che l’inglese lo conosce bene.
- Hamilton in crisi
- Rosberg su Hamilton in Ferrari: "Situazione buia"
- Montoya rincara la dose: "Ferrari deve cambiare Adami"
Hamilton in crisi
Quinto in Spagna, senza infamia e senza lode. Come un pilota qualunque. Ma lui un pilota qualunque non lo è. Lewis Hamilton vive una delle sue stagioni più difficili in F1. E dire che le premesse erano tutt’altre alla firma con la Ferrari, oltre un anno fa. Dodici mesi di attesi, di progetti, anche di proclami, purtroppo di illusioni. Perchè la pista ci ha restituito un Hamilton spesso e mal volentieri anonimo. Come a Barcellona, come una settimana prima a Monaco.
Qualche guizzo, come l’oramai ago nel pagliaio rappresentato dalla Sprint in Cina, non può e non deve bastare a giustificare l’ingaggio e la presenza di un 7 volte campione del mondo come peraltro sottolineato anche da Giorgio Terruzzi nella sua analisi dopo la gara di Barcellona.
Rosberg su Hamilton in Ferrari: “Situazione buia”
Insieme ci ha corso, ci ha litigato, ci ha vinto qualche mondiale, uno Lewis e uno lui. Nico Rosberg conosce bene Hamilton, nel bene e nel male. E fa specie che il tedesco sia dispiaciuto della condizione di smarrimento che l’ex compagno ai tempi d’oro della Mercedes sta vivendo con la Ferrari.
A Barcellona in qualità di opinionista di Sky F1 UK, Rosberg, che ha duramente criticato la manovra di Verstappen contro Russell, si è detto abbastanza preoccupato nel vedere Hamilton disputare una gara “incredibilmente brutta”.

Rosberg ed Hamilton compagni di squadra in Mercedes
“È dura da guardare – ha detto Rosberg – Domenica è stata una giornata orribile per lui perché era semplicemente lento, il che è molto insolito. A volte non va bene in qualifica, ma in gara di solito è davvero fantastico, invece la gara è stata incredibilmente brutta. C’erano danni al fondo della sua Ferrari? A volte può succedere, spiegherebbe il perchè fosse così lento. Nemmeno lui ha risposte. E quando non hai risposte, è davvero dura per un pilota. Poi vedi il tuo compagno fare podio… Alla luce di tutto questo, della stagione che ha disputato finora, la situazione di Lewis è davvero buia”.
Montoya rincara la dose: “Ferrari deve cambiare Adami”
Da un ex pilota all’altro. Qualche capello bianco in più ma un piede altrettanto pesante, in pista allora (epiche alcune sue battaglie con Schumacher) e con le parole oggi. Juan Pablo Montoya, tra le altre cose è tornato, mettendolo in discussione il rapporto tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere di pista Riccardo Adami spesso oggetto di tensione in radio tra i due.
Parlando ad AS Colombia, l’ex pilota di Williams e McLaren ha dichiarato: “Hamilton prima o poi dovrà arrabbiarsi e chiedere un cambio di ingegneri o qualcosa del genere”. Secondo il colombiano una mossa del genere potrebbe creare un effetto domino tra i membri della Ferrari che si sentirebbero responsabilizzati: “Se cambiasse il suo ingegnere, le persone intorno a lui si sentirebbero in pericolo”.
Montoya ha attaccato direttamente la condotta di Riccardo Adami durante le gare e il suo apparente silenzio radio, che era stato oggetto di polemica con lo stesso Hamilton dopo Monaco ad esempio ma non solo: “L’atteggiamento di non rispondere alla radio… bisogna essere più professionali di così e una persona del genere non fa bene a lui, alla squadra, non fa bene a nessuno personalmente. Se fossi stato in Ferrari, gli avrei tirato le orecchie”.
