Spesso si è detto che questa Ferrari ha del potenziale da esprimere, e sono parole proferite ogni volta dal team principal Frédéric Vasseur per apporre il pannicello caldo sul paziente febbricitante, ovvero una SF-25 che una gara dopo l’altra in questo 2025 è apparsa quarta – e in alcuni frangenti persino quinta – forza del campionato di F1. Le qualifiche di Imola mettono drammaticamente in dubbio la tesi dell’ingegnere, perché se è vero che sul circuito a basso e medio carico sul passo gara la vettura potrebbe dare qualche barlume di competitività, sul giro secco è stato un disastro. Sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton non sono andati oltre il Q2.
- "Mio Dio", il team radio sconsolato di Leclerc in Q2
- Leclerc: "Non può essere accettabile, bisogna reagire. Non stiamo andando da nessuna parte"
- Vasseur non trova spiegazioni
- E neppure Hamilton capisce cosa stia andando storto
“Mio Dio”, il team radio sconsolato di Leclerc in Q2
Eliminati entrambi, i piloti incassano il colpo di una monoposto che non trova pace né risultati neanche con gli ultimi aggiornamenti (anche se non siamo di fronte al pacchetto più corposo delle novità, in particolare a livello sospensivo, che vedremo più avanti). Nella gara di domai Leclerc occuperà l’undicesimo posto della griglia, seguito subito dopo da Hamilton. Una batosta notevole su una pista su cui i sorpassi non sono certamente agevoli. E ben sette team hanno fatto meglio della Ferrari. Finita qui? Manco per niente: in Q2 ad ottenere il miglior tempo è stato Carlos Sainz sulla Williams. Giusto per capire l’antifona.
“Mio Dio, mio Dio, mio Dio”, ha scandito uno sconsolato Leclerc via team radio una volta finito il suo disgraziato giro al termine della Q2. E per stare in tema, il miracolo di occupare la seconda fila (la prima manco a parlarne) auspicato ieri dal monegasco non si è avverato. Il quale mestamente ha comunque trovato la forza di esprimere le sue scuse, dimostrando ancora una volta di avere la schiena dritta e il coraggio di assumersi le responsabilità e al tempo stesso di non accampare alcuna attenuante (né di gettare la croce sul team).
Leclerc: “Non può essere accettabile, bisogna reagire. Non stiamo andando da nessuna parte”
Parlando con Sky Sport si è così espresso: “La prima cosa da fare è scusarsi, in questa squadra c’è tanta passione ma quando non riusciamo a superare neanche la Q2 fa male, e fa male tantissimo a noi in primis, dovete crederci. Non può essere accettabile una cosa del genere, dobbiamo assolutamente reagire. Non è il livello dove dovremmo stare, non riusciamo ad essere veloci in qualifica neanche quando facciamo dei buoni giri”.
Poi ha affondato il colpo: “Ci manca tutto, non stiamo andando da nessuna parte”. E ha ribadito: “In gara ci servirà un miracolo, ma non possiamo aspettarcene uno ogni domenica“. E quindi la sentenza che confuta il mantra del team principal: “Questa vettura non ha potenziale”.
Vasseur non trova spiegazioni
Scuse che arrivano anche da Vasseur, solitamente ottimista. Ma qui si è ripetuto quanto visto a Miami, ha spiegato il team principal a Sky Sport, quando le SF-25 con gomme nuove non hanno migliorato la propria prestazione in qualifica rispetto alle usate. E il motivo non se lo sa spiegare manco il diretto interessato: “Se sapessimo perché avremmo già risolto il problema: è una situazione strana”.
Sul discorso del potenziale, per l’ingegnere oggi è stata un problema per metà dovuto proprio al potenziale, e per l’altra metà all’esecuzione. “Se tutto fosse filato liscio oggi avremmo potuto essere quarto e quinto. Non c’è stata l’esecuzione corretta, perché la vettura ha un valore e non l’abbiamo espresso come si è visto con le gomme nuove che non hanno confermato le posizioni ottenute con le gomme usate”. Ma poi Vasseur riconosce: “Non è comunque buono neppure il potenziale, perché alla fine il nostro obiettivo non può essere il quinto e sesto posto”.
Poi il team principal minimizza riguardo gli aggiornamenti: “Si tratta di guadagnare con essi decimi o centesimi di secondo, non certo mezzo secondo. Cosa che invece possiamo guadagnare con le gomme. Ed è lì che dobbiamo capire come fare”. Sulla gara di domani Vasseur mantiene la fiducia di ieri (condivisa anche dai piloti, va detto) sul passo gara, ma la posizione della griglia certo non aiuta: “Dovremo perciò rischiare qualcosa in termini di strategia”. E per ora “dobbiamo chiedere scusa, ma al tempo stesso concentrarci sul futuro per fare del nostro meglio, per noi e per i tifosi”.
E neppure Hamilton capisce cosa stia andando storto
Si è detto “devastato” pure Hamilton, riferendosi al lavoro svolto da tutto il team nel box: “È la mia prima volta in Italia da pilota Ferrari e sono davvero amareggiato per non avere avuto accesso neppure in Q3 – ha spiegato a Sky Sport -. Mi era parso che avessimo fatto dei progressi, la vettura era migliorata anche con i freni [problema che ha attanagliato sia Hamilton che Leclerc nella giornata di ieri, ndr], il bilanciamento era buono e il giro in Q2 è stato positivo. Poi con le gomme nuove non abbiamo avuto più grip e abbiamo perso velocità. Non so cosa sia successo, non ho una risposta”. Ma personalmente il britannico si autoassolve: “Io non ho commesso errori nel mio giro”.