I campioni della Red Bull si presentano più in forma che mai all’appuntamento di Barcellona, dopo il sesto GP vinto (quarto per Max Verstappen, che ha scavato un solco di 39 lunghezze sull’arrancante Sergio Perez): la monoposto di Chris Horner viaggia a gonfie vele verso la rinconferma nei Costruttori, perché la Aston Martin è a -129 e la Mercedes la segue a una sola incollatura.
E’ un intero GP che il leader del Mondiale Verstappen ha ora di vantaggio sul compagno messicano, 16o al traguardo nel Principato: “A Monaco siamo riusciti a fare uno stint lungo sulle gomme medie, poi è arrivata la pioggi; è stata nel complesso una buona gara. Gli aggiornamenti che ci saranno a Barcellona ci dovrebbero dare una mano per il bilanciamento”.
Il terzo titolo piloti pare una formalità, ma la filosofia che il campione in carica ha dello sport va oltre i primati personali: “E’ovvio che per vincere serva una buona monoposto, non so quanto possa durare, ma vorrei vincere il maggior numero di corse possibile; non penso ai record, ma a divertirmi guidando”.
Cercherà di restare invece incollato al Mondiale Perez, che, ammessa la prestazione sotto tono di Monaco, lascia qualche considerazione sul compagno di Scuderia: “Difficile mettersi tutto alle spalle, ma è fondamentale capire di aver commesso un errore e domandare così scusa alla squadra; se impari, migliori, e io l’ho fatto. Abbiamo deciso all’ultimo minuto di fare quel giro in qualifica e poi abbiamo avuto l’Alpine e loro hanno preso il vento a favore; anche non prendere decisioni improvvise ci aiuterà, ma avrei dovuto fare un lavoro migliore per anticipare la situazione. Essere compagni di squadra di Max è probabilmente la cosa più difficile: è un pilota formidabile, ma è possibile da battere nell’arco di una stagione. Sono stato all’altezza di Max varie volte da inizio stagione”.