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F1, le verità di Vettel: il rapporto con i due rivali più grandi

Poco meno di un mese dopo l'addio alle corse il pilota tedesco ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti su Fernando Alonso e Lewis Hamilton, i rivali principali avuti in carriera

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In attesa di capire cosa gli riserverà il futuro, quale sarà la strada che vorrà intraprendere dopo l’annuncio dell’addio alla Formula 1 e soprattutto se, al pari di diversi alcuni altri piloti del recente passato, spesso illustre, come Michael Schumacher e Fernando Alonso, l’addio alle corse sarà seguito da un clamoroso ritorno, Sebastian Vettel si sta godendo le prime settimane da ex pilota nel calore della propria famiglia, senza far trapelare molto della propria privacy, come d’abitudine.

Sebastian Vettel, i quattro titoli mondiali e una carriera mai sopra le righe

Tuttavia dopo 15 anni di Formula 1 tracciare qualche bilancio è normale e quasi d’obbligo, non tanto a livello di palmares, che vede il tedesco tra i soli quattro piloti della storia capaci di vincere quattro titoli mondiali consecutivi, bensì di rapporti personali. Vettel non è stato certo il più glamour e mondano tra i piloti degli ultimi anni, facendo filtrare poco della propria sfera privata attraverso i social, ma sviluppando anche discreti legami d’amicizia con buona parte dei colleghi. Compresi i due rivali principali della carriera del tedesco, Fernando Alonso e Lewis Hamilton, il primo battuto regolarmente battuto da Seb negli anni del primo ciclo vincente della Red Bull, il secondo in grado invece di negare al tedesco il sogno di diventare campione del mondo con la Ferrari.

Vettel e il rapporto con Alonso: “Fernando pilota di livello, ma non c’è mai stata chimica”

Proprio lo stesso obiettivo che Alonso ha mancato al volante della Rossa, arrivando per tre volte secondo nel Mondiale alle spalle di Vettel, nel 2010, nel 2012 e nel 2013, per poi cedere il volante del Cavallino al tedesco nel 2015. Nella storia sono entrati in particolare i duelli del 2010, quando Alonso fu bruciato nell’ultimo GP della stagione, ad Abu Dhabi, alla vigilia del quale si era presentato in testa alla classifica, e nel 2012, quando la Red Bull fu protagonista di una sensazionale rimonta nella seconda parte del Mondiale.

Intervistato dal podcast ‘Beyond The Grid’ Vettel è uscito allo scoperto circa il rapporto con il pilota asturiano: “Con Fernando ho avuto le battaglie più dure, ravvicinate, sia nel 2010 che nel 2012, che sono probabilmente tra i miei ricordi più belli. Fernando è un ottimo pilota, lo ammiro tanto, ha talento naturale, un’incredibile determinazione, grande istinto e molta passione. Però come persona non lo conosco. Non direi che non andiamo d’accordo, penso che ci rispettiamo a vicenda, ma non ci siamo mai conosciuti davvero, spendere del tempo insieme o parlare molto al di fuori delle corse. Fernando è stato uno dei piloti più difficili con cui abbia mai gareggiato, era sempre lì e non si tirava mai indietro ma era molto rispettoso quando c’erano i ruota a ruota. Tuttavia probabilmente non abbiamo avuto una buona relazione semplicemente perché non c’era chimica”.

Vettel, le ipotesi sul futuro e le verità sul rapporto con Hamilton

Quella chimica che evidentemente si è creata tra Vettel e Hamilton, nonostante gli aspri, e spesso qualcosa di più, duelli in pista, come svelato a sorpresa dal tedesco: “Ecco, con Alonso è mancato quel momento che ci unisse, come ho avuto con Lewis”. Il riferimento è ovviamente al celebre scontro nel GP d’Europa 2017 a Baku, quando Vettel colpì con una ruotata in gara l’inglese, “reo” di un rallentamento improvviso.

Lo stesso Hamilton, peraltro, è stato tra i piloti più clamorosi nel salutare Vettel dopo l’ultima gara della carriera del tedesco, proprio ad Abu Dhabi, preconizzandone anzi il ritorno alle gare: “Sono certo che tornerai, la Formula 1 dopo un po’ richiama tutti”.

Di parere diverso circa il futuro di Seb è invece il grande capo della Red Bull, Helmut Marko, che si è sbilanciato immaginando una più o meno imminente avventura dell’ex ferrarista al muretto, magari con un ruolo dirigenziale nella scuderia di Milton Keynes: “Ritengo che Sebastian possa tornare in F1 come dirigente, con un ruolo di responsabilità. Ora lo lasceremo in pace per un po’, ma ha il livello e la personalità per ricoprire un ruolo importante in Red Bull. È un uomo di carattere, che capisce il valore delle persone e comprende il contributo che loro darebbero per il successo. Abbiamo due squadre e siamo completamente aperti a qualsiasi possibilità” ha concluso Marko, aprendo quindi anche alla possibilità che Vettel approdi all’AlphaTauri, ex Toro Rosso, ovvero la scuderia satellite della Red Bull con la quale il pilota di iniziò la carriera in F1, conquistando la prima vittoria della carriera nel GP di Monza 2008.

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