Non inizia sotto i migliori aspetti il week end del Gran Premio del Canada per la Ferrari. La F1 torna in pista a Montreal. Per Maranello però arrivano un paio di indiscrezioni che minano l’armonia della scuderia del Cavallino Rampante. Da una parte si registra un like malandrino, poi cancellato, da parte di Lewis Hamilton ad un post che criticava aspramente la competitività della rossa. Dall’altra ci sono i rumors di un Charles Leclerc che dopo 7 anni starebbe pensando a cambiare aria per paura di rimanere senza chance iridate. E in tutto questo il posto di Fredric Vasseur sempre più in bilico al timone del team. Non bene insomma…
- Ferrari, Leclerc via, Toto Wolff alla finestra: la bomba di Terruzzi
- Hamilton, galeotto fu il like poi cancellato
- Vasseur sulla graticola: Horner o Coletta al suo posto
Ferrari, Leclerc via, Toto Wolff alla finestra: la bomba di Terruzzi
Leclerc e la Ferrari, una sola cosa. Sì ma fino ad un certo punto. Secondo i rumors lanciati questa mattina dal Corriere della Sera in un articolo a firma Giorgio Terruzzi e Daniele Sparisci, il pilota monegasco si starebbe guardando intorno. La paura di Charles è che la Ferrari non possa essere competitiva nemmeno nel 2026 con il cambio dei regolamenti. Questo amore incondizionato potrebbe portarlo a restare ancora a lungo a bocca asciutta.
Sette anni con la Ferrari e una sola chance, per metà stagione a dire il vero, correva l’anno 2022, di puntare al titolo. Leclerc è uno dei piloti più talentuosi dell’ultima generazione. Per molti tra i pochi, forse l’unico, a livello di Max Verstappen per velocità pura. Ma al momento ha portato a casa solo 8 vittorie in carriera. Pochine a dire il vero visto il talento smisurato. Da questa analisi parte il ragionamento del CdS che parla di Mercedes come approdo ideale.
Hamilton, galeotto fu il like poi cancellato
Le cose non vanno bene nemmeno dal punto di vista di Hamilton. Il 7 volte campione del mondo arrivato a Maranello quest’anno con grandi aspettative non sta rendendo secondo il suo palmares ed è finito in una specie di tunnel anche psicologico come emerso da alcune interviste dopo la deludente gara di Barcellona finita addirittura dietro la Sauber di Hulkenberg.
In queste ore Lewis si è reso protagonista di uno scivolone social. Secondo Formula1.it l’ex Mercerdes avrebbe messo un like, poi prontamente rimosso, ad un post social che criticava aspramente la Ferrari che non riusciva a valorizzarlo puntando il dito ancora una volta al difficile rapporto con Riccardo Adami, il suo ingegnere di pista, e la scarsa competitività della SF-25:
“C’è profondo senso di delusione nel vedere il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari […] L’attuale pacchetto Ferrari non offre la costanza e il ritmo di cui Lewis ha bisogno. Oltre ai problemi tecnici, sembra esserci una crescente discrepanza tra le scelte strategiche e la comunicazione di squadra […] Come tifosi, crediamo nella sua capacità di fare la storia. Ma questa stagione dimostra che non è l’eredità da sola a far vincere le gare: lo fanno le prestazioni e la sinergia”.
Vasseur sulla graticola: Horner o Coletta al suo posto
Non c’è due senza tre. E allora ce ne sono anche per il team principal Fred Vasseur. La Gazzetta dello Sport lo mette in bilico. “Vasseur sotto esame: decisivi i prossimi tre GP. Senza progressi si gioca la Ferrari“ recita il titolo dell’articolo che sottolinea come il tp di Maranello sia a rischio e che tra Montreal e Silverstone possa addirittura giocarsi il suo futuro in rosso.
Dopo tre anni di investimenti, rivoluzioni tecniche con cambi importanti tra i tecnici del reparto corse, John Elkann vuole vedere risultati che per ora tardano ad arrivare con una SF-25 che pare nata male, sicuramente la momento meno competitiva della SF-24 che lo scorso anno tra Sainz e Leclerc vinse 5 gare sfiorando il titolo costruttori.
Non è la prima volta che Vasseur finisce sotto esame, in bilico. Già in settimana le voci di un possibile addio di Horner alla Red Bull avevano animato i rumors su un interessamento della Ferrari al manager britannico, sogno e obiettivo dello stesso Elkann. Ma ci sarebbe anche il nome buono di Antonello Coletta, capo dell’endurance, impegnato nella 24 Ore Le Mans in un Mondiale cominciato con tre vittorie su tre. In passato il manager romano era stato consultato per guidare la Formula 1, ma aveva declinato con gentilezza e lo ha ribadito anche recentemente, consapevole dell’enorme differenza fra i due mondi delle competizioni.
Di tutto di più, forse non il modo migliore di approcciare un week end di gara, sicuramente non il più tranquillo.