Acuto Ferrari nel cuore della notte italiana. Carlos Sainz ha fatto il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico. Lo spagnolo, già secondo nelle fp1, ha confermato la bontà del nuovo corso del cavallino rampante reduce dalla doppietta di Austin. In una sessione di un’ora e mezzo, dedicata per buona parte ai test Pirelli sui nuovi compound per il 2025, Sainz in 1:17.699 ha preceduto Oscar Piastri, Yuky Tsunoda e l’altra rossa di Charles Leclerc che non aveva preso parte alle fp1 lasciate al rookie Bearman peraltro centrato da Albon.
Anche nelle fp2 c’è stato un altro incidente abbastanza pericoloso. Proprio George Russell, che aveva svettato nella prima sessione, è finito a muro danneggiando la sua Mercedes, uscendo malconcio e causando una bandiera rossa. Problemi invece per Max Verstappen appiedato dalla power unit della sua Red Bull.
- Verstappen, problemi al motore
- Russell a muro a inizio fp2, bandiera rossa
- GP Messico, Prove Libere 1: in pista i rookie
- L'incidente tra Albon e Bearman
- Buon long run per Sainz sul finale della sessione
Verstappen, problemi al motore
Inizia in salita il week end in Messico per Max Verstappen. Il leader del Mondiale, al centro di diverse polemiche per la sua difesa strenua ad Austin contro Norris, non ha praticamente girato nelle fp2 a causa di un perdita di potenza della sua power unit che l’olandese aveva già segnalato via radio nel corso delle fp1: al box Red Bull avevano sistemato una perdita nel turbocompressore ma appena sceso in pista Max ha ravvisato ancora problemi, a quel punto è rientrato ai box e da lì in poi le sue prove sono finite.
Russell a muro a inizio fp2, bandiera rossa
Così come nella fp1 con l’incidente tra la Williams di Albon e la Ferrari di Oliver Bearman, c’è stato un bel botto di George Russell. Dopo pochi minuti dall’inizio della seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico, il pilota inglese è finito a muro dopo aver perso la sua Mercedes all’ingresso dello snake salendo troppo sopra un cordolo. Il pilota inglese è uscito leggermente zoppicando aiutato dagli steward, è stato portato al centro medico per le cure e le analisi del caso ma non dovrebbero esserci problemi per qualifiche e gara.
GP Messico, Prove Libere 1: in pista i rookie
Nelle prime prove libere, tormentate da diverse interruzioni tra improvvidi detriti apparsi sulla pista e un incidente che vedremo nel dettaglio: a svettare nella lista dei tempi George Russell, che scende sotto l’1:18 pur chiudendo con la power unit della propria Mercedes alle prese con qualche impiccio di surriscaldamento. Alle sue spalle Carlos Sainz, terzo Yuki Tsunoda. Quarto Max Verstappen.
FP1 che hanno dato, tra l’altro, grande spazio alle nuove leve, tra cui il prossimo pilota Mercedes Andrea Kimi Antonelli, di ritorno sulla W15 (quella usata da Lewis Hamilton, per la precisione) dopo il debutto un po’ sfortunato nelle libere 1 di Monza. Ferrari ha schierato Oliver Bearman, dal 2025 in Haas e per l’occasione sulla monoposto di Charles Leclerc, McLaren Pato O’ Ward, Aston Martin Felipe Drugovich e Sauber Robert Shwartzman. E proprio Antonelli paga nuovamente dazio investendo uno dei detriti metallici presenti sulla pista all’inizio della sessione, che hanno costretto a porre le FP1 in regime di bandiera rossa. Fortunatamente il giovane pilota ne esce incolume.
L’incidente tra Albon e Bearman
Un altro rookie, Bearman, è protagonista di un episodio controverso con Alex Albon, che a inizio sessione aveva realizzato uno dei migliori tempi girando in 1:19.812. L’anglo-thailandese infatti finisce a muro dopo l’exploit cronometrico per via di una toccata dell’anteriore sinistro della monoposto del prossimo pilota Haas. Albon ha perso un po’ il controllo della propria Williams salendo sul cordolo interno; Bearman ha provato a spostarsi per cercare di dare spazio al rivale ma quest’ultimo ha avuto la peggio, finendo sulle barriere. L’incidente avviene all’altezza della curva successiva, costringendo un nuovo regime di bandiere rosse, mentre via radio Albon apostrofava con parole poco lusinghiere il giovane collega britannico.
Quest’ultimo per la seconda volta in cui guidava una monoposto di F1 nelle libere è stato costretto a sventolare bandiera bianca anzitempo. A proposito di vetture, quella condotta da Bearman e appartenente come sappiamo a Leclerc ha riportato sì qualche danno, ma nulla che possa comprometterne il regolare schieramento in pista nelle successive FP2.
In tutto questo bailamme, intanto, Carlos Sainz conquistava il miglior tempo con 1:19.407. Alla ripresa però della sessione George Russell riprende il comando dei riscontri cronometrici, che aveva già conquistato prima dello spagnolo, migliorando a ben 1:17.998 grazie anche alle gomme soft. A sei decimi, comunque, resta in scia Sainz.
Buon long run per Sainz sul finale della sessione
La sessione si chiude con le prove di long run con carico di benzina e con i piloti che optano per le gomme dure, tra cui Verstappen, che però paga qualche noia al motore della sua RB20. Sainz, in particolare, nel suo secondo time attack registra un tempo pari a 1:22.026.
La top ten delle FP1, oltre al podio e al quarto posto di Verstappen, vede quindi Nico Hulkenberg quinto, Oscar Piastri sesto, Esteban Ocon settimo, Valtteri Bottas ottavo, Liam Lawson nono e la gloria di casa Sergio Perez decimo. Dodicesimo Antonelli.