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F1, veto a Sainz in Red Bull: Horner si arrampica sugli specchi. Anche Tsunoda furioso per la scelta di Lawson

Il team pricnipal della Red Bull, Christian Horner prova a spiegare (senza riuscirci) la scelta di Liam Lawson e non di Carlos Sainz al fianco di Max Verstappen. Tsunoda furioso per la chance negata e Perez si accontenta di 15 milioni

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il mosaico è completo. Con il doppio annuncio di Red Bull e Racing Bulls, che hanno scelto rispettivamente Liam Lawson e Isack Hadjar la griglia di partenza per il Mondiale di F1 2025 è completa. Ma sulle scelte di Milton Keys restano molti dubbi. Il primo riguarda il non aver preso in considerazione un pilota come Carlos Sainz libero dopo il congedo dalla Ferrari. Christian Horner a precisa domanda ha provato a motivare la scelta. Ma c’è anche un altro che non l’ha presa benissimo in casa RB. Yuki Tsunoda in lizza per il sedile al fianco di Verstappen è stato molto sarcastico contro i suoi vertici.

Red Bull: Horner spiega il “no” a Carlos Sainz

Settimana movimentata in casa Red Bull. Dopo l’annunciato “ciaone” a Sergio Perez è stata annunciata la promozione di Liam Lawson dalla Racing Bull al fianco di Max Verstappen per il 2025. Insomma una scelta interna ancora una volta, proprio il messicano Checo era stata un’eccezione negli ultimi anni da questo punto di vista.

Sainz in Red Bull perchè no? Da quando la Ferrari aveva annunciato il 1° febbraio Lewis Hamilton per il 2025 in tanti, a cominciare dallo stesso entourage dello spagnolo, hanno spinto per vedere Carlos Sainz in Red Bull, primo forse vero avversario in grado di impensierire Verstappen come ai tempi della Toro Rosso. Ma questa ipotesi non è stata percorsa così da costringere il madrileno ad accettare la corte della Williams.

A precisa domanda, il team principal Christian Horner ai microfoni di Sky Sports UK ha provato a spiegare, senza riuscirci, il perchè: “Penso che Carlos sia un grande pilota e ovviamente lo abbiamo visto quest’anno. A volte bisogna tenere conto dei diversi criteri e dinamiche, e nel momento in cui abbiamo prolungato il contratto di Checo, bisogna ricordare che era secondo nel mondiale e che era sul podio in quattro delle prime cinque gare”.

Red Bull da sempre o quasi a una punta

Insomma con quella che i protagonisti del mitico film cult “Amici miei” avrebbero definito una superca**ola Horner non spiega nulla se non la scelta di continuare con Perez dopo il buon inizio di stagione. Solo che come da lui stesso sottolineato il prosieguo del messicano è stato infimo e considerando quanto Sainz ha aspettato prima di dire “sì” alla Williams siamo sicuri che lo spagnolo avrebbe mandato tutto all’aria se solo da Milton Keys l’avessero chiamato. Ora è da capire solo se Lawson sarà all’altezza o meno o rischierà di bruciarsi come successo a tanti suoi predecessori al fianco di Verstappen, da Ricciardo a Gasly, da Kvyat ad Albon tanto per fare qualche nome.

Tsunoda ironico: “Avrei dovuto fare pole e podio in tutte le gare”

E non l’ha presa bene anche Yuki Tsunoda. Al pilota giapponese della Racing Bulls è stato preferito Lawson nel testa a testa per un posto al sole in Red Bull. Tsunoda allora in maniera ironica, sarcastica e un pizzico velenosa ha detto la sua: “Cosa avrei dovuto fare per farmi notare dalla Red Bull? Forse pole position e podio in tutte le gare…”

Red Bull: Perez resta ambasciatore e si becca 15 milioni!

Sergio Perez resterà comunque legato come ambasciatore Red Bull e farà alcuni show run nel prossimo anno. Intanto, come riportato da F1Insider, Checo avrebbe ricevuto come buonuscita qualcosa come 15 milioni di dollari da Red Bull per la rottura del contratto che gli garantiva un posto in griglia nel 2025.

Alza bandiera bianca anche il combattivo e sempre polemico papà Antonio Perez: “Non c’è un piano B o C, ma si tratta di una completa uscita per Checo. In questo momento il capitolo della F1 è chiuso per noi. Ma anche quando è stato licenziato dalla Racing Point non aveva un piano B e la carriera in F1 sembrava dovesse essere al capolinea…”.

Secondo varie voci Perez potrebbe correre nel WEC Mondiale Endurance con la Ferrari e magari attendere il prossimo anno quando l’ingresso di Cadillac nuovo team in F1 metterà a disposizione due sedili in griglia.

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