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F1, per la Ferrari flop anche a Montecarlo: ecco da cosa ripartire

La prossima settimana si torna in pista a Montmelò e la Rossa dovrà necessariamente migliorare, ecco come potrebbe riuscirci

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Un altro flop sul percorso cittadino di Montecarlo per la Ferrari: sesto Charles Leclerc e ottavo Carlos Sainz. Mai in lotta per qualcosa di importante, né su asciutto né sul bagnato. Di aspettative non ce n’erano tantissime, ma qualcuna sì. Partire nelle prime posizioni in griglia poteva essere un inizio su un tracciato dove è quasi impossibile sorpassare. Ma la penalizzazione di Leclerc aveva spento già buona parte degli entusiasmi. Tempo per leccarsi di nuovo le ferite ce n’è poco, nel prossimo fine settimana il circus è già in Spagna, al Montmelò, dove necessariamente ci dovrà essere in pista un’altra Rossa, almeno da seconda forza del Mondiale.

Ferrari, in Spagna una SF-23 riveduta e corretta

Venerdì prime prove libere del Gp di Spagna su un tracciato che è l’opposto di quello di Monaco. L’autodromo catalano viene considerato ‘gold standard’ per capire i reali rapporti di forza tra le monoposto. Sarà una prova d’appello per la Ferrari. Che si presenterà con una SF-23 riveduta e corretta. Dagli aggiustamenti si passa agli aggiornamenti. Non solo maquillage, ma evoluzione. O ‘correzione’ visto l’inizio disastroso di una monoposto che non ha rispettato per niente le previsioni fatte prima che cominciasse il Mondiale.

La Ferrari di oggi è brutta e nervosa, incomprensibile. Nessuno – né Leclerc, né Sainz – è riuscito a domare la monoposto di Maranello. Imprevedibile, ma soprattutto senza disciplina l’auto. Tanto da non riuscire neanche a quantificare le reali potenzialità della monoposto. Gli ingegneri lavorano alacremente per scoprire come sfruttarlo questo potenziale, i piloti fanno il massimo in pista.

Ferrari: a Montecarlo il punto all’inizio di stagione

Possiamo definire il Gp di Montecarlo il primo punto e a capo della stagione della Ferrari. E non è un bel leggere, anzi è uno scarabocchio. A Barcellona vedremo davvero un nuovo tema o proseguirà sulla falsariga di ciò che è stato scritto finora?

L’alunno Ferrari deve dimostrare di aver capito cosa ha sbagliato finora. In cui si è ritrovato non solo dietro al capoclasse Red Bull, ma pure alla Aston Martin, alla Mercedes e sul circuito del Principato alla Alpine. Se al Montmelò si riuscirà almeno in parte a sbrogliare la matassa, potremo forse assistere a una seconda parte di Mondiale più interessante. Altrimenti, sotto processo andrà l’intera produzione di Maranello, dagli ingegneri ai progettisti.

AAA, cercasi Ferrari dispersa

Idealmente, sui garage di Maranello è affisso il cartello AAA cercasi Ferrari dispersa. A Montecarlo i due piloti sono usciti bocciati. Vettura molto difficile da mettere a punto, Sainz e Leclerc disperatamente alla ricerca di qualcosa per emergere. Leclerc in qualifica aveva strappato un terzo posto che faceva sperare, ma l’imprecisione nella comunicazione tra muretto e pilota è costata tre posti in griglia. A un certo punto è arrivata la pioggia che avrebbe potuto sparigliare le carte, ma Sainz si è girato. Errori dappertutto, insomma. Il sesto e ottavo posto alla fine sono pessimi, insufficienti. Mentre la Red Bull vola, la Ferrari annaspa là in fondo.

Gli aggiornamenti del prossimo fine settimana lasciano una speranza a una Ferrari finora disastrata, molto peggio dell’anno scorso quando Binotto è stato crocifisso. Con Vasseur le cose sono precipitate ulteriormente. L’unica scusante è che bisogna dargli ancora un po’ di tempo. Il punto e a capo di cui abbiamo parlato.

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