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F1 Suzuka, Max Verstappen è campione del mondo. Leclerc penalizzato

In Giappone GP condizionato dalla pioggia: corsa interrotta dopo tre giri sotto al nubifragio e ripresa per 45 minuti. Verstappen domina, Leclerc è secondo ma finisce dietro Perez per una penalizzazione: l'olandese fa festa

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È stata un’alba bagnata quella giapponese della Formula 1. Dopo due anni di assenza a causa della pandemia di Coronavirus il Circus è tornato a Suzuka, su uno dei circuiti più iconici della storia e più amato dai piloti, dove però è stato accolto da un vero e proprio nubifragio che ha condizionato e stravolto un GP vinto alla fine dal solito Max Vertstappen, che grazie alla dodicesima vittoria stagionale ha messo il sigillo sul secondo titolo mondiale della carriera, con quattro GP d’anticipo.

F1 Suzuka, pioggia e gara stravolta: Direzione gara ancora sotto accusa, Sainz paga per tutti

La corsa è durata solo tre giri dopo la prima partenza per poi venire ripresa con una vera e propria sprint race durata 35 minuti per restare entro il termine regolamentare delle tre ore di durata complessiva del GP. Anche questa volta come già accaduto in numerosi altri GP di questo Mondiale non sono mancate le polemiche per le decisioni della Direzione gara. Nel mirino la scelta di far partire la gara nonostante una pista chiaramente impraticabile, allagata e con pressoché totale assenza di visibilità. Con Verstappen che dopo una partenza non perfetta era costretto a un ruota a ruota con Leclerc, a farne le spese nei primi tre giri sono stati però solo Carlos Sainz e Alex Albon, costretti a ritiri figli di errori individuali causati proprio dall’assenza di visibilità e nel caso del ferrarista anche dalla discutibile scelta di montare le intermedie e non le full wet. Quindi la bandiera rossa e la lunghissima attesa degli spettatori sugli spalti, di piloti e scuderie, fino alla decisione di ripartire dietro la Safety Car dopo quasi due ore, con trasformazione del GP in una gara “a tempo” di poco più di 45 minuti.

F1, GP Giappone: la gara, Verstappen imprendibile, Leclerc è terzo dopo penalizzazione

Il GP sprint ha quindi avuto una storia inevitabilmente tutta particolare, con strategie stravolte e dettate dalle condizioni della pista. Questa volta Verstappen, che sceglie di partire con le intermedie, parte bene performando subito molto meglio rispetto a Charles Leclerc, in costante contatto con il box Ferrari per decidere se cambiare o meno gli pneumatici visto l’elevatissimo degrado, assente invece sulla Red Bull di Super Max. Charles però decide di restare in pista, accettando di fatto il secondo posto, difeso con i denti dall’assalto di Sergio Perez, senza poter contrastare un Verstappen che vola letteralmente via. Il secondo posto di Leclerc dura però poco, perché il monegasco viene subito penalizzato di 5 secondi per un taglio di chicane all’ultimo giro, facendo così scattare a tavolino la festa di Verstappen e promuovendo Perez alle spalle del compagno di squadra. L’attenzione in gara si è quindi spostata presto sulle posizioni di rincalzo, con la battaglia tra Ocon e Hamilton per il quarto posto e con un Seb Vettel scatenato nell’ultima apparizione della carriera a Suzuka e alla fine brillante 6°.

F1, Verstappen nella leggenda: campione del mondo a Suzuka come Senna e Schumacher

Festa quindi per Verstappen, seppur in modo a dir poco rocambolesco. L’olandese aveva già iniziato le interviste post-gara parlando di festa rinviata, ricevendo in diretta tv la notizia della penalizzazione di Leclerc. L’olandese del resto era carico a mille in questo weekend, deciso a chiudere subito i conti dopo l’opaca domenica thailandese. Le celebrazioni sembravano rimandate, complici la resistenza di Leclerc e i punteggi dimezzati, ma il Mondiale ha regalato l’ultimo colpo di scena con la penalizzazione in extremis di Leclerc. Verstappen sale a 366 punti, +113 su Perez, che proprio grazie alla penalità di Leclerc ha superato il ferrarista al secondo posto della classifica: 253 contro 252 per un testa a testa, seppur platonico, destinato a infiammare le ultime quattro corse dell’anno. Il Mondiale, quindi, si decide in Giappone per l’undicesima volta nella storia e Verstappen iscrive il proprio nome tra le leggende della F1, tra le quali Niki Lauda, Michael Schumacher, che a Suzuka conquistò il primo Mondiale con la Ferrari nel 2000, Ayrton Senna, campione in Giappone nel 1991, e Sebastian Vettel, nel 2011. Schumi e Vettel erano peraltro prima di oggi gli unici due piloti capaci di vincere il Mondiale con quattro gare d’anticipo.

F1, GP Giappone: l’ordine d’arrivo

1 Max Verstappen (Red Bull)
2 Sergio Perez (Red Bull)
3 Charles Leclerc (Ferrari)
4 Esteban Ocon (Alpine)
5 Lewis Hamilton (Mercedes)
6 Sebastian Vettel (Aston Martin)
7 Fernando Alonso (Alpine)
8 George Russell (Mercedes)
9 Nicholas Latifi (Williams)
10 Lando Norris (Mercedes)

F1 Suzuka, Max Verstappen è campione del mondo. Leclerc penalizzato Fonte: Getty Images

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