Schizzi di pittura un po’ ovunque, appendici alari come dei grandi pannelli piazzati ai lati. Come tutti i test della F1 che si rispettano anche nella tre giorni del Bahrain se ne vedono diverse. Insomma trattasi di prove, per l’appunto test, alcuni scientifici altri empirici per valutare i flussi aerodinamici. Si chiamano Flow Viz nel primo caso, Tubi di Pitot o semplicemente rastrelli nel secondo che è quello a cui ha fatto ricorso la Ferrari pur di non macchiare la splendida livrea rossa della SF-25. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
Le F1 dipinte: cosa è la vernice Flow Viz
Qualcuno ha talmente gradito questo tocco di colore che lascerebbe addirittura quella scia verde o gialla o rossa sulle monoposto che fa tanto underground. Nella realtà quegli schizzi di pittura che stiamo vedendo nei test della F1 in Bahrain in Australia quando si farà sul serio, in Australia, tra due settimane, non li vedremo. Si chiama Flow Viz o paraffina ed ha un compito ben preciso nelle monoposto di Formula 1.
Si tratta di una miscela di olio a base di paraffina e polvere fluorescente, il più visibile possibile, che viene posizionata in punti strategici dell’auto. Si muove lungo la monoposto esattamente nel punto in cui si muove l’aria, lasciando l’impronta perfetta per gli ingegneri del team. Al ritorno ai box, lo staff scatta foto da tutte le angolazioni e verifica se l’aria si dirige dove vuole e se quindi svolge il suo compito, che solitamente è quello di mantenere la vettura a terra. Viene quindi utilizzato per calibrare nuovi pezzi e convalidare studi al computer , nonché per la correlazione dei dati tra fabbrica e pista.
Il Flow Viz sostituisce i fili di lana rossi e bianchi che i piloti indossavano sui caschi e sulle fiancate delle auto e che erano attaccati in diverse zone della vettura. Bisogna usarne la giusta quantità, perché se ne usi troppa, si formeranno delle pozzanghere in alcune zone e il riscontro ne sarebbe distorto. Ma non bisogna metterne nemmeno troppo poco, insomma il giusto.

La Williams con la vernice rossa sulla parte anteriore
Ferrari fedele ai rastrelli: cosa cosa e a cosa servono
A fare un uso massiccio del Flow Viz, tra le altre, soprattutto la McLaren, la Red Bull e la Williams. E’ stato singolare vedere quello schizzo di rosso sulla macchina di Carlos Sainz quasi a ricordare allo spagnolo un passato Ferrari che non c’è più. Proprio la scuderia di Maranello non è ricorso alla speciale vernice. Ma come altre scuderie, ha dotato la monoposto di “rastrelli” di sensori per misurare la pressione del flusso d’aria in determinate specifiche posizioni.
Si tratta di griglie costituite da minuscoli tubi posizionati strategicamente e dei sensori che monitorano il flusso d’aria nell’area interessata, fornendo dati preziosi per ottimizzare l’efficienza aerodinamica della vettura. Le squadre montano generalmente le griglie nella prima parte della sessione e spesso chiedono ai piloti di mantenere una velocità costante.