Una nuova spy story sta facendo implodere il mondo della Formula 1. Al centro della bufera stavolta ci è finito Toto Wolff. Il team principal della Mercedes è finito sotto accusa per un possibile conflitto d’interessi tutto in famiglia. Secondo queste accuse la moglie di Toto, Susie Wolff, ex pilota anche in Williams, potrebbe aver fatto da talpa in FIA visto il suo ruolo di responsabile del progetto F1 Academy dedicato alle donne nel circus.
La Federazione Internazionale ha comunicato di aver avviato un’indagine interna ma subito è arrivata la dura reazione delle parti in causa, i coniugi Wolff appunto ma non solo, la Mercedes indignata ma anche la FOM che si occupa in prima linea del circus e ora anche i team sul piede di guerra contro la FIA che non ha inviato alcuna comunicazione preventiva ai soggetti coinvolti nell’inchiesta.
E Christian Horner, team principal Red Bull si smarca dall’essere stato il mandante del sollecito d’indagine in FIA. Siamo di fronte anche a una guerra di potere interna?
- Wolff accusato di conflitti di interesse in F1: la moglie Susie talpa in FIA
- Toto Wolff e la fuga di notizie, il precedente del salary cap Red Bull
- Cartello dei Wolff: chi ha sporto denuncia in FIA"
- LA FIA apre un'indagine sul conflitto d'interessi di Toto e Susie Wolff
- Spy Story in F1: Mercedes, Susie e Toto Wolff respingono le accuse
- Il paradosso: la FOM, cioè la F1 attacca la FIA, è guerra interna
- Ferrari, Red Bull e gli altri, i team accusano la FIA: "Non sappiamo nulla"
Wolff accusato di conflitti di interesse in F1: la moglie Susie talpa in FIA
Al centro dello scandalo, di quella che rischia di essere a tutti gli effetti la nuova Spy Story in F1 c’è la coppia formata da Toto e Susie Wolff, Stoddart da nubile. Lui è il team principal della Mercedes, uomo d’affari tra i più influenti e ricchi anche secondo Forbes; lei è la moglie, ex pilota che ha sfiorato la F1 partecipando a una sessione di prove libere con la Williams.
Al centro delle polemiche e delle accuse proprio il ruolo della donna che è diventata nell’ultimo anno direttrice generale della F1 Academy, la serie dedicata alle donne propedeutica un domani al salto nel grande circus. L’evidente conflitto di interessi mette la famiglia Wolff in una posizione di vantaggio potendo Susie venire a conoscenza con la sua carica in seno alla FIA di alcune informazioni di grande rilievo sul mondo della F1 magari a favore del marito team principal in Mercedes.
A riportare l’indiscrezione è Business F1, fonte da sempre molto vicina alle dinamiche del paddock, secondo la quale qualcuno nel circus, non ben identificato, preoccupato da questa situazione che avrebbe già prodotto alcune fughe di notizie nel recente passato:
“Le informazioni fluiscono in entrambi i sensi, da noi e da Toto, ma ovviamente noi non ne traiamo beneficio, lui sì e loro no”, avrebbe affermato uno dei team principal in questione, il cui nome, però, resta ancora ignoto.
Toto Wolff e la fuga di notizie, il precedente del salary cap Red Bull
Le accuse di conflitto di interessi di Toto Wolff non sono nuove nella recente F1. Già lo scorso anno si era vociferato di una fuga di notizie che aveva portato il team principal Mercedes a sapere prima di tutti del salary cap sforato dalla Red Bull nel 2021 e a darne anche notizia al Gran Premio di Singapore dello scorso anno quando nemmeno al numero uno della Red Bull, Christian Horner era stata notificata la violazione.
All’epoca si disse che le informazioni si erano state carpite da Toto Wolff in un colloquio con Shaila-Ann Rao, ai tempi segretaria generale ad interim del motorsport FIA, ma prima ex special advisor Mercedes. La Rao aveva rispedito al mittente le accuse ma Horner quasta cosa non l’aveva mai digerita.
Cartello dei Wolff: chi ha sporto denuncia in FIA”
“Immaginate Geri Horner (la Halliwell moglie del team principal Red Bull. ndr) o Raquel Stroll (moglie di Lawrence Stroll capo di Aston Martin, ndr) a capo della Formula 2 o ottenere un lavoro all’interno della Formula 1 o di Liberty Media. Sarebbe un conflitto di interessi ridicolo e non tollerabile”.
Questa dichiarazione riportata da Business F1 apparterebbe a un team principal della Formula 1 che ironizza e provoca proprio sul caso del conflitto di interessi in seno al circus della famiglia Wolff.
”Credo che sia illegale sinceramente. C’èì un enorme conflitto di interessi a livello di società pubblica. E a parte questo, credo che sia altamente immorale”.
LA FIA apre un’indagine sul conflitto d’interessi di Toto e Susie Wolff
La Federazione Internazionale dell’Automobile è corsa ai ripari annunciando l’avvio di un’indagine per possibile conflitto d’interessi e lo ha reso noto con questo comunicato senza fare nessun riferimento esplicito e preciso:
“La Fia è a conoscenza delle speculazioni dei media incentrate sull’accusa di informazioni di natura riservata trasmesse al responsabile di una squadra di F1 da un membro del personale della FOM. Il dipartimento sta esaminando la questione”
Spy Story in F1: Mercedes, Susie e Toto Wolff respingono le accuse
Accuse subito rispedite al mittente da parte di tutte le parti in causa. A cominciare dai diretti protagonisti della vicenda. Vale a dire i coniugi Wolff. Susie, moglie di Toto, tirata in ballo in quanto “talpa insider” le stanze dei bottoni della F1, su Twitter ha contrattaccato:
“È scoraggiante che la mia integrità venga messa in discussione in questo modo, profondamente offesa, ma non sorpresa soprattutto quando sembra essere radicata in comportamenti intimidatori e misogini, e si concentra sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Respingo le accuse con la massima fermezza”.
Anche la Mercedes ha risposto con una nota piccata alle accuse che di fatto la stessa FIA con quel comunicato le lancia, a lei come team tramite la messa sotto indagine del suo team principal:
“Prendiamo atto del comunicato stampa pubblicato dalla Fia che fa eco ad accuse infondate provenienti da un unico media. La squadra non ha ricevuto alcuna informazione dal dipartimento di conformità della Fia su questo argomento ed è stata molto sorpresa di apprendere dell’esistenza di questa indagine attraverso i media. Respingiamo completamente queste accuse riguardanti l’integrità e la conformità del nostro team manager“
Il paradosso: la FOM, cioè la F1 attacca la FIA, è guerra interna
Ma la cosa più incredibile di tutta questa vicenda che non sappiamo dove porterà è che la F1 stessa rappresentata dalla FOM Formula One Group ha preso le distanze da quel comunicato della FIA con una contronota abbastanza pesante:
“Prendiamo atto che la dichiarazione pubblica rilasciata dalla FIA questa sera non è stata condivisa con noi in anticipo ed abbiamo piena fiducia che le accuse siano infondate. Disponiamo di processi e procedure che garantiscono la separazione delle informazioni e delle responsabilità in caso di potenziale conflitto di interessi. Siamo certi che nessun membro del nostro gruppo di lavoro abbia divulgato informazioni non autorizzate ad un Team Principal e mettiamo in guardia chiunque dal formulare accuse imprudenti, gravi e prive di fondamento”.
Ferrari, Red Bull e gli altri, i team accusano la FIA: “Non sappiamo nulla”
I dieci team in modo drastico e chiaro prendendo posizione a favore di Susie Wolff si sono schierati dalla parte della FOM, lasciando la FIA con un cerino in mano. L’unanime presa di posizione dei team, però, cambia lo scenario che si poteva presagire, isolando la Federazione Internazionale.
“Possiamo confermare di non aver mosso alcuna lamentela alla FIA riguardo a un passaggio di informazioni di natura confidenziale tra un team principal e la FOM. Siamo orgogliosi di sostenere la F1 Academy e la sua manager con la nostra sponsorizzazione di una livrea il prossimo anno”
Una spaccatura importante tra i due enti che gestiscono lo sport, ovvero la FIA e il detentore dei diritti commerciali la FOM. Lo stesso team principal della Red Bull, Christian Horner, additato da molti come mandante delle accuse di conflitto d’interessi dei coniugi Wolff ha chiarito la sua posizione ai microfoni di Sky Sport UK:
“Abbiamo una grande rivalità in pista, ma non abbiamo presentato alcun reclamo ufficiale alla FIA né per Susie né per Toto né per la Mercedes“