Frédéric Vasseur conosce Lewis Hamilton da tempo, e l’approdo di quest’ultimo in Ferrari rappresenta un ideale chiusura del cerchio nei rapporti tra i due. E secondo il team principal la presenza del fresco co-presidente del Met Gala 2025 è una ulteriore prova del fatto che la scuderia stia viaggiando verso i binari giusti.
- Vasseur: "Hamilton voleva Ferrari da tempo, ma aveva bisogno di garanzie"
- Antonelli: "Sono tifoso Ferrari ma ora per me c'è la Mercedes"
- "Wolff un secondo padre, Hamilton un signore. Russell? Non ha dato grandi consigli"
Vasseur: “Hamilton voleva Ferrari da tempo, ma aveva bisogno di garanzie”
Ospite al Festival dello Sport di Trento, l’ingegnere ha ammesso le difficoltà nel convincere il sette volte campione del mondo di F1 a fare il salto da Mercedes a Ferrari (anche se lungo quest’anno lo stesso Hamilton ha assicurato il desiderio di voler correre un giorno sulle monoposto di Maranello). A tal proposito Vasseur ha svelato un retroscena risalente al 2004, relativo al campionato F3 Europeo e in cui il pilota aveva già il legame scritto con McLaren-Mercedes: “Ma Lewis aveva già in mente di correre con Ferrari presto o tardi. Era quindi da tempo il suo desiderio, ma voleva anche delle garanzie riguardo le prestazioni”.
Secondo Vasseur la scelta della Ferrari prova il fatto “che possiamo avere la vettura giusta. Se un pilota come Hamilton viene da noi non è per fare una vacanza“. E il team principal ha assicurato che la scuderia sta dedicando “parecchie risorse alla nostra prossima auto“.
Antonelli: “Sono tifoso Ferrari ma ora per me c’è la Mercedes”
Per un Hamilton che se ne va, ecco un Andrea Kimi Antonelli in arrivo sulla sponda Mercedes. Il fresco 18enne pupillo di Toto Wolff sostituirà dal 2025 l’esperto pilota, andando ad affiancare George Russell. Il bolognese, presente anch’egli al Festival dello Sport, ha ammesso il tifo per Ferrari: “Ma adesso ovviamente penso alla Mercedes. E mi sento pronto per la F1: sulla velocità non ho problemi, ma dovrò adattarmi alle procedure“.
“Wolff un secondo padre, Hamilton un signore. Russell? Non ha dato grandi consigli”
Riguardo i rapporti in squadra, Antonelli ha poi definito Wolff “un secondo padre, e mi ha anche sgridato di recente perché sono stato un po’ birichino. Russell? Ho un buon rapporto, non mi ha dato dei consigli notevoli ma le cose per ora stanno andando bene. Comunque voglio batterlo il prossimo anno“. Idee già molto chiare. Promozione piena invece per Hamilton: “Lui è gentilissimo, non me lo aspettavo, e mi parla tanto. L’ho ascoltato a Singapore mentre dialogava con gli ingegneri e ho imparato tanto”.