Il due volte iridato di Formula 1, Max Verstappen, ha rilasciato un’intervista al portale olandese “De Limburger”, traendo un bilancio della stagione appena terminata e parlando del suo futuro.
F1, Verstappen: “Non correrò sino a 40 anni”
Max Verstappen ha guidato a lungo la classifica piloti della stagione 2022 della Formula 1, staccando il ferrarista Charles Leclerc di 146 punti nella classifica finale. Tuttavia, viaggiare in tutto il mondo per 23 campionati, “non è molto salutare, per ora mi piace, ma costano rinunce. Sembra assurdo, perché guidare la Formula 1 è ovviamente un sogno di molte persone, ma quando sei molto lontano da casa e da chi ami, arriva un momento in cui dici basta. Continuerò a lavorare duramente fino ad allora, poi se per gli stessi soldi mi divertirò ancora, continuerò a farlo per un altro anno o due, altrimenti farò altro”, spiega il figlio d’arte, ponendo come obiettivo il termine della carriera a 40 anni.
F1, Verstappen ed il rapporto col padre
Come è noto, Max Verstappen è figlio di Jos, che dopo essersi ritirato dalla F1 partecipa occasionalmente a rally su strada: “Gli dico sempre di stare attento, lui vuole sempre fare del suo meglio, con tutti i rischi che questo comporta. Gli dico: ‘Non è più necessario. Non devi vincere. Puoi anche divertirti se a volte prendi l’1% in meno di rischi’. Durante il rally si verificano relativamente molti incidenti, distruggi almeno un’auto all’anno. Le gare che guida sono un po’ più sicure di altre del campionato del mondo, io lo seguo sempre tramite il live timing e poi sono felice e sollevato ogni volta che arriva”.
F1, Versappen ed il rapporto con i social
Infine, il campione mondiale parla anche del rapporto con i social media: “Non sento il bisogno di mostrare la mia vita privata al mondo esterno, anche Kelly lo fa molto meno di prima — spiega Verstappen — quando avrò finito con la Formula 1, non mi vedo a pubblicare molti post. Alcune persone non fanno nient’altro che questo tutto il giorno, io sono impegnato con altro. Ad esempio, passo parecchio tempo al telefono, ma più che altro per sistemare le cose intorno al mio sim team (di virtual racing, n.d.r.). I social non sono la vita reale, che deve essere goduta nella sua interezza”.