La lunga attesa per il Mondiale 2022 di Formula 1 sta per concludersi. La stagione della grande rivoluzione regolamentare è ormai alle porte: domenica 20 marzo il GP del Bahrain segnerà l’inizio del Mondiale più lungo di sempre, con ben 23 Gran Premi.
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F1, si parte: cresce l’attesa per il GP del Bahrain
La curiosità è tanta tra i tifosi come tra gli addetti ai lavori, proprio perché la novità a livello regolamentare hanno dato carta bianca ai diversi team e nessuna scuderia conosce la competitività delle formazioni rivali, alla luce anche del fatto che durante le due brevi sessioni di test svoltesi al Montmelò e proprio a Sakhir più di una squadra potrebbe aver “nascosto le proprie carte.
La McLaren attacca la Ferrari: “Preoccupati per il rapporto con la Haas”
Così se la nuova Ferrari fa ben sperare, anche se nessuno si è ancora spinto a sognare di poter essere competitivi al livello di Red Bull e Mercedes, c’è attesa anche per la McLaren.
Il team di Woking è stato tra le rivelazioni del 2021, contendendo fino alla fine a Maramello il terzo posto nel Mondiale costruttori. Così, a pochi giorni dal via della stagione, il team principal Andreas Seidl ha acceso la miccia provocando la Ferrari circa i rapporti tra la Rossa e il team satellite Haas.
“Siamo molto concentrati sul nostro lavoro, quindi non posso parlare nello specifico di Ferrari e Haas – ha detto Seidl citato da ‘Autosport’ – Ma non è un segreto che queste relazioni possano esistere all’interno del regolamento e che ci preoccupino. Siamo dell’opinione che andando avanti bisognerà fare in modo che la Formula 1 torni ad essere un campionato di dieci, undici o dodici costruttori veri. Riteniamo che le squadre in competizione dovrebbero essere autorizzate a condividere solo power unit e gli elementi del cambio, il resto deve essere sviluppato in autonomia, altrimenti la vettura avrà anche un cambiamento prestazionale. E questa non è Formula 1″.
Mondiale 2022, la McLaren si nasconde
Seidl ha poi approfondito il concetto, prima di chiamare fuori la propria scuderia dalla corsa al titolo mondiale 2022: “Stiamo affrontando continuamente questo argomento con la FIA, ne abbiamo parlato anche con altre squadre altrettanto preoccupate. Spero che a un certo punto faremo dei passi in avanti in tal senso, perché bisogna avere dei limiti chiari su cosa può essere condiviso o meno”.
“La galleria del vento è ancora un cantiere, siano ancora indietro rispetto a Red Bull, Mercedes e Ferrari. Il nostro progetto è iniziato solo due anni fa e ci vuole tempo per crescere insieme. Ritengo che quest’anno non ci sarà alcun cambiamento importante negli equilibri di potere”.