Fabio Cannavaro è contrario a una permanenza in Nazionale di Gigi Buffon. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il difensore capitano dell’Italia campione del mondo nel 2006 chiarisce la sua posizione: “Mi pare che manchino i presupposti del rilancio. Poi sento parlare ancora di convocazione per i senatori e dico che non mi sembra la strada giusta. Sono legato più di ogni altro a Gigi Buffon o a Daniele De Rossi per quella irripetibile esperienza vissuta in Germania nel 2006. Ma sappiamo che certe scelte non hanno funzionato già nel Mondiale del 2010 in Sudafrica e l’esperienza dovrebbe insegnare qualcosa”.
La scelta del prossimo ct non è la cosa prioritaria per rilanciare gli Azzurri, reduci dalla debacle del mancato mondiale: “In Italia c’è bisogno di altro, il ct secondo me è secondario. Mi spiego, la scelta non manca. Ma prendiamo per esempio il buon lavoro fatto da Antonio Conte nel biennio precedente. Alla fine la Federcalcio non è riuscita a creare quelle strutture che lui aveva chiesto e manca la sintonia con la Lega. Il rilancio del movimento passa per un profondo rinnovamento dirigenziale. Invece, con la figuraccia fatta nell’ultima assemblea elettiva federale, abbiamo perso un’altra grande occasione. Nessuno si è preso le proprie responsabilità”.
Cannavaro ora allena il Guangzhou Evergrande, club cinese che ha spesso nel mirino campioni della serie A e del calcio europeo: “Un centravanti come Aubameyang a quale club non farebbe comodo? Con lui avremmo potuto fare più strada in Champions e il suo costo non sarebbe stato così spropositato come hanno scritto i giornali. Mancato arrivo di Nainggolan? Le trattative non erano semplici. Ammetto che un po’ di rimpianto c’è. Radja è uno straordinario giocatore, completo, che avrei potuto schierare da asiatico nella Champions per le sue origini indonesiane”.
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