La Cerimonia di Premiazione dei campionati FIA 2022, avvenuta a Bologna lo scorso 9 dicembre, e il Consiglio Mondiale del Motorsport, che ha avuto luogo il 7 dicembre a Parigi, sono stati gli ultimi atti ufficiali della lunghissima stagione della Formula 1, conclusasi in pista il 21 novembre con il GP di Abu Dhabi.
- F1, il futuro è già adesso: le novità regolamentari in vista del 2023
- Ferrari e il dopo Binotto: prende quota l'ipotesi Vasseur
- Ferrari, Peter Sauber avvisa Vasseur: "A Maranello i capi squadra hanno vita breve"
F1, il futuro è già adesso: le novità regolamentari in vista del 2023
Le vacanze della classe regina del Motorsport sono quindi ufficialmente iniziate, ma rigaurderanno solo i piloti, dal momento che le scuderie sono alle prese con l’ideazione delle monoposto per il Mondiale 2023.
La stagione numero 74 del campionato iridato di Formula 1 non presenterà le rivoluzioni regolamentari di quella appena conclusa, ma le novità non mancheranno, a partire dall’obbligo di alzare di 10 millimetri la parte laterale del diffusore nella parte in cui questo si congiunge al canale Venturi, novità che richiederà adeguamenti importanti dal punto di vista aerodinamico, e in vista di una stagione che ci si augura più combattuta rispetto a quella 2022 Red Bull, Ferrari e Mercedes stanno già spremendo i rispettivi ingegneri e progettisti, nella consapevolezza che partire bene con una macchina affidabile e veloce potrebbe regalare un vantaggio potenzialmente decisivo nella corsa ai titoli piloti e costruttori.
Ferrari e il dopo Binotto: prende quota l’ipotesi Vasseur
Anticipati quali potrebbero essere i punti di divergenza tra le monoposto delle tre scuderie regine, i tifosi della Ferrari non possono che vivere con preoccupazione il momento di trapasso legato alla fine dell’era Binotto e dell’attesa dell’insediamento di un nuovo team principal. Come detto, e come già fatto intuire dagli stessi vertici del Cavallino, l’intenzione è quella di prendersi tutto il tempo necessario per una scelta che non potrà essere sbagliata e alla quale potrebbe accompagnarsi anche la decisione di reintrodurre la figura di un direttore tecnico.
Tra le tante indiscrezioni legate al futuro capo della Gestione Sportiva di Maranello quella che porta a Frederic Vasseur sembra la più fondata, oltre che quella in piedi da più tempo e in tal senso un indizio arriva da chi l’attuale team principal dell’Alfa Romeo lo conosce bene come Peter Sauber. Lo storico fondatore della scuderia svizzera, progenitrice proprio dell’Alfa Romeo, ha dato una sorta di benestare all’approdo in Ferrari di Vasseur in un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero Blick: “Se sono sorpreso? Sì e no. Bene, se ricevi un’offerta dalla Ferrari devi andare!”.
Ferrari, Peter Sauber avvisa Vasseur: “A Maranello i capi squadra hanno vita breve”
Nell’intervista, tuttavia, Sauber non si è risparmiato una simpatica frecciata all’ambiente ferrarista, da leggere anche come una sorta di avvertimento nei confronti dell’amico Vasseur…: “Se si conosce la storia della Ferrari, a partire dal fondatore Enzo, si sa che i capisquadra hanno di solito vita breve. L’unica eccezione è Jean Todt, che ha governato per oltre dodici anni”.
Del resto queste ultime parole di Sauber, la cui scuderia è storicamente legata alla Ferrari che fornisce i motori dal lontano 2010, non sono che una constatazione circa la “volatilità” avuta dalla poltrona di team principal della Ferrari negli ultimi due lustri, se è vero che dal 2014 in avanti si sono succeduti nel ruolo ben quattro professionisti, Stefano Domenicali, Marco Mattiacci, Maurizio Arrivabene e appunto Mattia Binotto, nessuno dei quali è riuscito a riportare a Maranello il titolo mondiale che manca dal 2007 con Kimi Raikkonen, diventato in seguito proprio pilota della scuderia svizzera dopo la trasformazione in Alfa Romeo. E chissà che il riferimento di Sauber a Jean Todt, che fu anche l’ultimo a ricoprire in Ferrari il ruolo di direttore tecnico, non sia anche un suggerimento implicito verso il probabile cambio di organigramma…