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Fiorentina-Celje, moviola: Var e arbitro, pasticci e spavento sui gol dati e annullati

La prova dell’arbitro Pinheiro al Franchi nel ritorno dei quarti di Conference analizzata ai raggi X, il fischietto portoghese ha ammonito tre viola

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

João Pinheiro, la scelta dell’Uefa per Fiorentina-Celje, nasce a Braga nel 1988. È un arbitro molto precoce: dirige la sua prima partita nella massima divisione portoghese nel 2015, a soli 27 anni. Spesso ha fatto discutere: in un match tra Juventus e Nantes Pinheiro non concede un rigore solare alla squadra di Allegri, nemmeno dopo essere stato richiamato dal VAR. Il tocco di mano di Centonze è lampante e scomposto, ma l’arbitro fischia invece un fallo in attacco da parte di Bremer: la partita finirà 1-1. Il 36enne arbitro portoghese vanta oltre 350 gare nel calcio professionistico. La maggior parte dirette soprattutto in patria tra prima, seconda divisione portoghese e coppe nazionali. In passato ha arbitrato anche in diverse competizioni internazionali per Nazionali, ma anche per club. Inoltre, per via degli accordi con la Federazione portoghese, Pinheiro ha diretto diverse gare anche in Grecia, in Egitto, a Cipro e in Arabia Saudita. Vediamo come se l’è cavata ieri al Franchi.

I precedenti di Pinheiro con la Fiorentina

Prima assoluta con i viola per il fischietto portoghese che in passato ha arbitrato però altre squadre italiane: Milan (una sconfitta), Juventus (un pareggio), Bologna (una sconfitta), Inter e Atalanta (una vittoria a testa).

L’arbitro ha ammonito tre giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Jesus e Maia con Gonçalves IV uomo, Martins al Var e Narciso all’Avar, l’arbitro ha ammonito Folorunsho, Mandragora e Vukliševič.

Fiorentina-Celje, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 29′ poteste della Fiorentina per un contatto in area tra Nieto e Parisi, i viola chiedevano un calcio di rigore ma l’arbitro non è della stessa idea, poi si infiammano gli animi e il fischietto portoghese ha il suo da fare per calmare i 22 in campo. Al 55′ entrata in ritardo di Folorunsho su Svetlin e giallo per il centrocampista viola. Al 61’ ammonito Mandragora dopo un contatto a palla lontana con Svetlin.

Al 67’ Kean punta Juanjo Nieto in area dalla sinistra e, con un destro preciso, indovina l’angolo più lontano. Ma per l’arbitro è partito in offside. Il check del Var dà però torto al fischietto portoghese: il gol è buono. Al 79’ ancora proteste: sulla punizione di Mandragora, prima dell’uscita a vuoto di Ricardo Silva, Luca Ranieri mette in rete ma viene ancora segnalata posizione di offside.

All’89’ si ripete la stessa scena: recupero palla alto di Richardson e assist verticale per Kean che batte Ricardo Silva con un sinistro potente e preciso. Si alza però la bandierina dell’assistente e la rete viene annullata per fuorigioco. Il VAR conferma la decisione presa in campo, Kean si trovava in fuorigioco al momento dell’assist di Richardson. Al 95′ ammonito Vukliševič, costretto al fallo a metà campo su Kean. Dopo il recupero Fiorentina-Celije finisce 2-2.

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