Se Palladino e Spalletti mostrano un sorriso a 32 denti, c’è qualcuno nella Torino bianconera che storce il naso. Già, l’exploit di Kean alla Fiorentina, anche alla luce del caso Vlahovic destinato a lasciare la Signora, aumenta i rimpianti in casa Juventus. Ancor più dopo la doppietta con cui Moise ha abbattuto l’Inter nel recupero della 14a giornata di Serie A.
- Fiorentina, Kean scatenato: i numeri del bomber
- Nel recupero con l'Inter la consacrazione di Moise
- Rimpianti Juventus: che cosa ha detto l'attaccante
Fiorentina, Kean scatenato: i numeri del bomber
Da zero a 15. Nelle 19 presenze accumulate in campionato la scorsa stagione con la Juventus Kean non è mai riuscito a timbrare il cartellino. Mai. La rinascita a Firenze. Il classe 2000 ha finalmente trovato un club e un allenatore disposti fortemente a scommettere sulle sue qualità. E la fiducia è stata ripagata come meglio non avrebbe potuto.
Dopo 23 giornate il centravanti viola, che nel frattempo ha conquistato pure la maglia della Nazionale, ha già realizzato 15 reti, piazzandosi al secondo posto nella classifica dei bomber alle spalle di Retegui, avanti di un gol. Record personale e quarto posto per la Fiorentina, a più 2 proprio sulla Juventus.
Nel recupero con l’Inter la consacrazione di Moise
Per via del regolamento Palladino si è ritrovato a sfidare l’Inter nel recupero della partita che fu sospesa a causa del malore accusato da Bove con gli uomini contati. Eppure la Fiorentina è riuscita in una vera e propria impresa sportiva. Sul 3-0 ai nerazzurri, che in Serie A non perdevano dal 22 settembre nel derby contro il Milan, è impressa a caratteri cubitali la firma di Kean.
Se Ranieri ha avuto il merito di aprire le danze a inizio ripresa, l’ex Paris Saint-Germain ha chiuso i conti con la doppietta che ha fatto schizzare la Viola in piena zona Champions. Palladino gongola e Spalletti si sfrega le mani. Perché il tandem Retegui-Kean ha già collezionato la bellezza di 31 gol: manna dal cielo per la Nazionale.
Rimpianti Juventus: che cosa ha detto l’attaccante
Per un Kean senza freni, un Vlahovic ai saluti. Passato e presente della Fiorentina s’intrecciano a Torino, dove aumentano i rimpianti per non aver creduto nelle doti e nelle potenzialità di un talento approdato alla Juventus quando aveva solo 10 anni. Al termine della sfida stravinta con l’Inter Moise ha dribblato con eleganza una domanda scomoda sui bianconeri.
Quando a Sky gli è stato chiesto se qualcuno lo stesse rimpiangendo, il centravanti ha risposto così: “Non so di cosa stai parlando”. Poi ai microfoni di Dazn ha spiegato il motivo del suo exploit sulle rive dell’Arno. Che sa un po’ di frecciata alla Juve. “Ho trovato una squadra che crede in me, una famiglia. Ed era ciò di cui avevo bisogno. Qui mi trovo benissimo”.