Premessa d’obbligo: amichevole estiva del 26 luglio, conta come il due di briscola. E, a dirla proprio tutta, se c’è una squadra – tra Stella Rossa e Fiorentina – che aveva bisogno di conferme istantanee era solo quella serba, che è in procinto di iniziare il campionato (si parte domenica con la Super Liga: gli uomini dell’israeliano Barak Bakhar debuttano in casa contro il Vojvodina).
Bonaventura e compagni, l’amichevole, hanno pure rischiato di non giocarla per un forte vento che ne aveva slittato la partenza – prevista per ieri sera – poi il volo ha decollato nella mattinata di oggi. Finisce tanto a poco: il Marakana celebra il 5-0 dei padroni di casa che archiviano con la cinquina una partita mai in discussione e liquidata dopo 26’.
- Pronti, via: Caporetto Viola
- A bersaglio finisce Martinez Quarta
- Sabiri, Arthur e Parisi
- Quali indicazioni per Pradé: difensore e attaccante
Pronti, via: Caporetto Viola
È bastato poco meno di mezzora, alla Stella Rossa, per infilare cinque volte la porta difesa da Terracciano. La misura del disastro Viola sta tutta qui: inutile parlare di condizione atletica e di tenuta tattica per una squadra che ha cominciato il ritiro di Bagno di Ripoli – in quello che diventerà presto il Rocco Commisso Training Center – lo scorso 12 luglio.
La verità è che non ci si aspettava l’exploit Viola, il problema è che non ci si attendeva tale remissività.
Doppietta di Olayinka e acuti di Krasso, Ivanic e Bukari. Vincenzo Italiano saprà non farne un dramma: tra errori individuali e disattenzioni di reparto, è in ogni caso una debacle che va dimensionata. Ma vallo a dire ai tifosi, già in stato di fibrillazione.
A bersaglio finisce Martinez Quarta
Martinez Quarta porta la croce e nessuno canta la messa: in un vuoto pneumatico collettivo, il difensore argentino è tra i più bersagliati, ha sulla coscienza il primo e il quarto gol subito, non è esente da colpe in occasione del terzo quando ha pasticciato con Ranieri e reso semplice il lavoro di Ivanic.
Più benevoli i commenti per Biraghi, lontano dalla forma migliore e in difficoltà su Krasso. Jovic male male.
Sabiri, Arthur e Parisi
Il focus sui nuovi volti resta sospeso. Ci si attendeva qualcosa da Abdelhamid Sabiri, approdato a Firenze dopo l’epilogo amaro dell’ultima stagione con la maglia della Sampdoria ma per poter valutare il marocchino serve tempo. Ora non ci siamo.
Nella ripresa la Stella Rossa cambia e allenta, la Viola si stravolge e fa di più: c’è spazio anche per Arthur, ha messo minuti nelle gambe che non sono serviti a convincere gli scettici né a far desistere i più fiduciosi.
Fabiano Parisi – l’intera ripresa anche per lui – è, tra gli innesti, chi ha convinto di più gli utenti social. I movimenti ci sono, la condizione è migliore di quella di altri compagni.
Più in generale non è la sconfitta a destare timori – anche perché la fiducia nella società resta intatta – semmai l’approccio: la convinzione, cioè, che una squadra diventata incisiva anche in campo internazionale non può più permettersi tali black out. Da qui, la richiesta di pronti accorgimenti in sede di mercato è su larga scala.
Quali indicazioni per Pradé: difensore e attaccante
Nessuna nuova per la dirigenza Viola: Daniele Pradè sa quanto sia necessario intervenire in difesa per assicurare a Italiano un parco calciatori in grado di garantire il salto di qualità. Anche perché, nel frattempo, Igor ha raggiunto De Zerbi al Brighton.
Nel mirino è finito Josip Sutalo, attenzionato dal club e per il quale sarebbero stati avviati contatti con la Dinamo Zagabria, pronta a trattare sulla cessione ma non a svendere il calciatore.
Calda anche la pista che vede la Fiorentina sulle tracce di Lucas Beltran, attaccante 2001 del River Plate fresco di titolo nazionale. 43 presenze nella passata stagione e 14 reti all’attivo. Per il club toscano si tratterebbe di un investimento non inferiore ai 20 milioni con la certezza pressoché matematica che a fargli spazio sarebbe una delle punte attualmente a disposizione di Italiano. L’indiziato principale? I rumors di mercato dicono Cabral.
In Beltran ci sono tifosi che non credono, ci sono quelli che non sperano di doversi affidare a una scommessa ma c’è anche chi rivede in lui Alexandre Lacazette: inutile dirlo, fosse davvero così, col giovane clone della punta del Lione, la Fiorentina sarebbe a posto per i prossimi anni.
E Pradè piazzerebbe l’ennesimo colpo da cineteca in un contesto – quello del calciomercato d’estate e d’inverno – che gli è più che familiare.