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Firenze, Chiesa e la maglia numero 7: Vlahovic scatena nuove tempeste

Tifosi della Juve in delirio per le parole del centravanti serbo sul dna e la mentalità vincente. Reazioni di fuoco dai supporter della Fiorentina.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Sui social impazza il #VlahovicDay. L’hashtag dedicato alla conferenza di presentazione del nuovo crac della Juventus è già in tendenza dalla mattinata, dopo le parole del centravanti in conferenza ha raggiunto picchi assoluti. E se alcune frasi hanno letteralmente mandato in delirio il popolo juventino – quelle sul “dna vincente” o sulla “scelta facile” rispetto alle offerte di alcune squadre straniere – su altri concetti hanno scatenato reazioni di fuoco.

Vlahovic: le parole sulla Fiorentina, Italiano e Prandelli

Così il centravanti serbo a inizio conferenza: “Prima di iniziare vorrei ringraziare la Fiorentina, la gente che è stata lì, i miei compagni della Primavera e della prima squadra. Tutti i direttori, i presidenti, allenatori che sono stati con me in questi anni. Vorrei citare mister Italiano, che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo, aiutandomi, mandandogli un grande in bocca al lupo. Prandelli, poi, ha fatto tanto per me e lo ringrazierò per sempre. La città mi ha accolto in modo eccezionale fin da quando ero piccolo. Ho sempre cercato di essere professionista serio fino all’ultimo momento”.

Vlahovic e la telefonata a Chiesa per un consiglio

Particolari anche le parole su Chiesa, altro “traditore” per il popolo viola. Uno dei tanti calciatori di spicco passati negli ultimi anni da Firenze a Torino, con conseguente codazzo di polemiche: “Ho sentito Federico, abbiamo un bellissimo rapporto perché abbiamo giocato insieme prima. Mi dispiace che si sia fatto male, lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo tutti insieme”.

Vlahovic e il numero di maglia: la 7 come Ronaldo

Due i chiarimenti sulla scelta della maglia numero 7, la stessa indossata fino a pochi mesi fa da Ronaldo: “Il numero 7 non rappresenta niente di particolare per me. Tutti i numeri nella Juve sono importantissimi. L’ho scelta perché era il numero più vicino al 9″. E ancora: “Tutte le maglie della Juve pesano, dalla 1 alla 100. Sono qui per aiutare i compagni e mettermi a disposizione del mister, per raggiungere insieme i nostri obiettivi. Il numero non conta, importa solo vincere”.

Parla Vlahovic: juventini in estasi, gli altri meno

I tifosi bianconeri sono letteralmente in estati dopo la conferenza. “C’è poco da dire, è un esempio di mentalità vincente proprio come la Juve“. Gloria è già innamorata: “Sto ragazzo è educato, intelligente, forte, determinato carico e troppo illegale”. Anche Colpogobbo ha i cuoricini al posto degli occhi: “Mi ha stupito: ha idee chiare, ambizione e fame, oltretutto trasuda umiltà. Forza ragazzo”. Da Firenze invece hanno preso male alcuni passaggi: “Ho cercato di essere un professionista serio? Non lo sei stato”, scrive Marco. “Ma invece di Chiesa un poteva chiamare Antognoni per un consiglio?”, ironizza Duccio.

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