La batosta è di quelle storiche, non c’è altro da dire: mai una finale di coppe europee era finita con un divario così ampio, e tanto è bastato a certa stampa francese per dichiarare l’avvenuto “sorpasso” nei confronti del calcio italiano.
- So Foot spara a zero sull'Italia
- "Calcio e commedia dell'arte"
- Talenti in fuga dalla Serie A
- Campionato italiano "disperato"
- Psg: 2,3 miliardi per una Champions
So Foot spara a zero sull’Italia
“So Foot” ha infatti sparato ad alzo zero senza pietà contro il calcio italiano: il giornale sportivo francese ha sottolineato con forza che la finale di Champions è stata una “vergogna intergalattica davanti a milioni di spettatori”. E aggiunge: «il calcio francese non ha nulla da invidiare a quello italiano. Anzi, lo domina e lo guarda dall’alto». Non solo il campionato italiano è talmente “disperato” che ha preso persino i “pesi morti” della Ligue 1, come ad esempio Vitinha che gioca dallo scorso anno nel Genoa e ha però segnato due gol di ottima fattura contro il Milan e il Bologna: inoltre, c’è stata anche l’illusione che Balotelli possa giocare ancora ad alto livello.
“Calcio e commedia dell’arte”
Dato incontestabile, così come quelli statistici forniti dalla testata francese: la Ligue 1 è un torneo definito “di prima scelta”, con 2,97 gol a partita, contro i 2,54 della Serie A. Inoltre il massimo torneo italiano presente un tempo di gioco effettivo inferiore a quello francese: 53′ 36” contro 56′ 40”. E qui c’è il corredo folkloristico che tra Italia e Francia non manca mai: il calcio italiano “paga inoltre il suo tributo alla commedia dell’arte, cioè dove tutto è simulazione, come certifica il tempo di gioco effettivo. “Gli innamorati del calcio lo sanno”, spiega il mensile: “Non è guardando la Serie A che ci si diverte”.
Talenti in fuga dalla Serie A
“Oggi – scrive So Foot – la Serie A è un campionato che i tifosi non guardano e che le star fuggono”. Come insegna il caso Kvaratskhelia che ha lasciato il Napoli nonostante fosse in lotta per lo Scudetto: “L’Italia non aveva più argomenti per trattenerlo”. Lo stesso vale per i vari Zirkzee, Huijsen, Giroud, Osimhen, Calafiori, Immobile, Aouar, Le Fée, Radonjic, scrive sempre il mensile, ricordando che persino Carboni e Bennacer abbiano preferito il Marsiglia. Al contrario, in Serie A arrivano “giocatori prepensionati”, tipo Walker o “delle pippe come Joao Felix”.
Campionato italiano “disperato”
Insomma, il campionato italiano è “disperato”: inoltre, secondo So Foot, “l’Italia non appartiene più al Big Four”, dove invece “la Francia marcia al fianco di Inghilterra, Spagna e Germania”. Inoltre, un campionato che ti fa credere “che Retegui o Kean siano dei crack non può obiettivamente tenere il confronto”. Infine, la questione stadi: ” lo stesso Ceferin ha definito ‘una vergogna‘, quando invece in Francia gli impianti sportivi di Parigi, Marsiglia, Lione o Nizza sono dei gioielli”.
Psg: 2,3 miliardi per una Champions
Tutto vero, o quantomeno condivisibile/opinabile: il livello della Ligue1 è sicuramente cresciuto e probabilmente ha raggiunto quello italiano, da un punto di vista sia tecnico che fisico. Eppure, la “bandiera” francese viene sventolata soltanto dal Psg, dietro il quale c’è il vuoto assoluto. L’Italia ha vinto l’ultima Champions 15 anni fa, eppure il Psg dal 2011 ad oggi ha speso circa 2,3 miliardi di euro per arrivare a vincere la Champions League. Negli ultimi anni, oltre alle due finali dell’Inter, l’Italia ha vinto un’Europa League (Atalanta), una Conference (Roma) ed ha fatto altre due finali di Europa League e di Conference League. Forse, un movimento andrebbe valutato anche così.
