C’è una missione da compiere: riprendersi il trono che Red Bull ha usurpato ormai da tre stagioni, proposito che Toto Wolff ha fatto capire di voler far suo accordandosi con Mercedes per rinnovare il suo contratto come team principal fino al 2026. Una decisione che non era propriamente nell’aria, specie pensando ai tanti problemi incontrati lungo il cammino nelle ultime due stagioni, ma che è arrivata con vivo compiacimento di tutte le parti in causa, rilanciando la sfida per cercare di riportare le frecce d’argento ai fasti del decennio scorso.
- Un rinnovo tra "amici" azionisti
- Le parole di Wolff: "La soluzione giusta"
- Obiettivi futuri: nei pensieri c'è già il 2026
Un rinnovo tra “amici” azionisti
Wolff, va ricordato, è anche co-proprietario del team, del quale detiene un terzo delle quote. Le altre sono di proprietà della famiglia Ratcliffe (quella di Ineos) e di Mercedes AMG, che hanno ritenuto opportuno concordare una nuova timeline con quello che dal 2013 è stato il solo e unico capo del reparto Formula Uno. Ciò significa che Wolff farà parte del team anche nelle prime due stagioni nelle quali è previsto il cambio di regolamento, che nelle intenzioni di FIA e Liberty Media dovrebbe servire per rimescolare un po’ le carte ed evitare di assistere ai domini registrati nelle ultime annate, prima con Mercedes, poi con Red Bull. Una scelta che potrebbe dunque prefigurare un orizzonte ancor più a lunga scadenza, con Wolff che magari potrebbe già aver messo nel mirino altri capitoli da scrivere con le frecce d’argento.
Le parole di Wolff: “La soluzione giusta”
In un’intervista rilasciata al giornale inglese The Telegraph, l’ex pilota tedesco ha spiegato di essere molto contento dell’intesa raggiunta per la sua permanenza come capo del team. “La cosa più importante è sia io che Sir Jim Ratcliffe e Ola Kallenius (capo di Mercedes AMG) ci fidiamo l’ultimo dell’altro. Come azionista so bene quanto sia importante avere un ritorno dagli investimenti fatti, e questo si può ottenere soltanto attraverso le vittorie. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che valeva la pena proseguire il rapporto”.
Wolff ha spiegato che “non è mai esistita una clausola legata alle prestazioni. Nel nostro caso è tutta una questione di fiducia, e come azionisti siamo tutti allineati. Personalmente poi sarei comunque rimasto nel consiglio d’amministrazione anche se non avessi avuto un ruolo esecutivo, ma sono felice che si sia arrivati a questa soluzione”.
Obiettivi futuri: nei pensieri c’è già il 2026
Dopo aver conquistato 15 titoli (7 piloti e 8 costruttori), Mercedes ha voglia di tornare a essere competitiva al massimo delle proprie possibilità: “Chiaro che la vera chiave di volta sarà il 2026, con l’introduzione dei nuovi regolamenti, ma nessuno comincia una stagione pensando di non poter vincere. Red Bull oggi ha un vantaggio innegabile e per il 2024 resta la favorita, ha pure il pilota più forte, ma noi proveremo a darle fastidio. E sul 2026 metteremo la testa quando sarà il momento, cercando di farci trovare pronti”.